Manutenzione straordinaria marciapiedi, in via Cialdini cordoli rotti fuori dal cantiere

di Gianni Nicastro

I cittadini sono contenti quando un’amministrazione comunale aggiusta i marciapiedi. Certo, se non aspettasse cinque anni per farlo in modo così massiccio, l’intervento sarebbe più apprezzato. Ancora più apprezzato sarebbe se l’intervento manutentivo in questione fosse avvenuto in tempi non sospetti, cioè non quasi a ridosso della campagna elettorale delle elezioni amministrative del 9 giugno prossimo. Questo tempismo era tipico delle antiche amministrazioni comunali democristiano-socialiste, in tempi preelettorali allora il paese brulicava di cantieri. Ma, al di là di tutto, l’intervento ci voleva e va bene.

La cosa che non si capisce è un’altra. Il cantiere in corso su via Cialdini riguarda i cordoli a ridosso di soli tre civici, 9, 11 e 13. Appena qualche civico più giù ci sono un paio di cordoli rotti che sono un pericolo per i pedoni.  “La viabilità comunale presenta su diverse strade, dissesti e buche della pavimentazione dei marciapiedi che, costituisce disagio per il traffico pedonale e situazioni di potenziale pericolo per i cittadini”, si legge, infatti, nella delibera di giunta che ha programmato -il 18 dicembre scorso- la manutenzione dei marciapiedi su ventuno vie della città.

Ora, se l’obiettivo era, ed è, quello di eliminare situazioni di pericolo per i pedoni, quindi, evitare anche un potenziale contenzioso per sinistri, perché sono stati tenuti fuori dall’intervento manutentivo quegli altri due cordoli rotti? Potevano essere inclusi nella riparazione, non avrebbero inciso più di tanto sulla spesa. Un intervento postumo solo su quei due cordoli di sicuro verrebbe a costare più di quanto sarebbe costato se fossero rientrati nel cantiere in corso.