Piscina. Dal rame all’alluminio continuano incessanti i furti e la devastazione

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di Gianni Nicastro

Non ci sono più vetrate, la piscina comunale è completamente aperta; ne hanno rubato i telai di alluminio, non se ne è salvata una e hanno lasciato sul posto, adagiati a terra e interi, tutti i vetrocamera e le guarnizioni. Insomma, sotto l’amministrazione Romagno, nel 2015, hanno rubato il rame devastando quadri e impianto elettrico, sotto l’amministrazione Valenzano hanno rubato i profili di alluminio delle vetrate e continuato a devastare gli interni dell’impianto natatorio. In perfetta continuità.

Ci sono altre similitudini con la vecchia amministrazione. Nel 2015, quando Rutiglianoonline denunciò in un reportage video la ruberia del rame (qui), la convenzione con la vigilanza era scaduta da due anni, la piscina, quindi, era scoperta da qualsiasi tipo di controllo e sorveglianza. Anche oggi la piscina è scoperta sul piano della vigilanza perché la convenzione col locale consorzio è scaduta a novembre del 2021. E, io so, che nel 2021 le vetrate e l’alluminio erano ancora lì a chiudere la piscina.alluminio-rubato-piscina-1

Chi ha rubato l’allumino, dunque, ha avuto tutto il tempo di sguarnire, smontare, togliere i vetri e caricarsi il materiale, un lavoro vero e proprio che richiede tempo. Solo su un impianto senza vigilanza e sistemi di allarme è possibile avere tutto quel tempo a disposizione, è possibile rubare senza problemi.  Questa ennesima devastazione di quel martoriato impianto sportivo dev’essere avvenuta tra il 2022 e il 2023. Io me ne sono accorto domenica scorsa 13 agosto, data delle foto pubblicate nella fotogallery qui sotto.

Insomma, uno scempio, una coazione a ripetere errori -la mancata vigilanza- che una pubblica amministrazione non dovrebbe fare. Non si possono lasciare impianti, strutture fuorimano, in piena campagna, senza le più elementari pratiche di tutela e controllo, significa andarseli a cercare la devastazione, il vandalismo, gli scassi e i furti.

Il vano della centrale termica è aperto, le caldaie sono senza bruciatori, hanno rubato le valvole, hanno rubato tutta la rubinetteria dei bagni, i sanitari. Hanno rubato tutta l’attrezzatura fitness che io ho ripreso nel 2015, una decina tra tapirulan e cyclette. Rispetto all’attrezzatura fitness non so quando il furto sia avvenuto, se in questa consiliatura o in quella precedente; certo, chi aveva -o ha- la responsabilità della piscina avrebbe dovuto provvedere a recuperare quelle attrezzature, metterle al sicuro proprio perché l’impianto già nel 2015 era stato oggetto di furti e devastazione.

Circa la fine indegna che ha fatto la piscina comunale la responsabilità è in capo ai criminali che l’hanno derubata e devastata. Ma c'è una responsabilità politica che è in capo a tutti gli amministratori -sindaci, assessori e consiglieri comunali- che si sono succeduti al governo del paese dal 2012 ad oggi, aver lasciato quell’impianto sportivo all’abbandono, al degrado e alla mercé di ladri e vandali, impianto che è venuto a costare alla collettività oltre 2.100.000 euro attraverso l’accensione di un mutuo.

L’amministrazione Valenzano, dopo aver lasciato la piscina al suo gramo destino, si può dire in tutto il suo mandato, a maggio scorso si è risvegliata e ha fatto un progetto di riqualificazione di quell'impianto che ha sottoposto al finanziamento del bando “Sport e periferia 2022”.
“Dopo una situazione di abbandono e degrado che si protrae dal 2012 (…) Rutigliano riavrà finalmente la sua piscina comunale", ha scritto il sindaco in un suo post sulla sua pagina Facebook l’11 maggio scorso. “Il progetto esecutivo -ha aggiunto- di riqualificazione e rimessa in funzione dell’impianto sportivo natatorio di via Adelfia è stato, infatti, ammesso a finanziamento nell'ambito del bando «Sport e Periferie 2022» per un importo pari a € 700.000" *.

Una bella notizia, indubbiamente, anche se non è la prima volta che l'amministrazioine tenta di recuperare fondi per la piscina, lo ha fatto anche nel 2020 e gli è andata male, non è riuscita a farsi finanziare un altro progetto, forse lo stesso.
Mi chiedo, però, considerando lo stato di devastazione impiantistica e strutturale in cui versa la piscina, basteranno 700mila euro per metterla a posto e a norma sul piano impiantistico e strutturale? Io ho i miei dubbi, a meno che il comune non aggiunga fondi propri che vanno oltre il 15% di cofinanziamento. E, comunque, quand’anche l’amministrazione riesca a risolvere tutti i problemi, a far tornare come nuova la piscina comunale, a chi sarà affidata la gestione? Si farà una gara? E a quale costo a base d’asta per il gestore? A 9.000 euro al mese di solo canone dell’ultima gara andata deserta nel 2012 e che ha fatto scappare il gestore di allora a Casamassima?

Sulla piscina comunale “abbiamo lavorato in silenzio -si legge ancora nel post del sindaco- cercando di cogliere opportunità di finanziamento e, oggi, abbiamo raggiunto un significativo traguardo per l’intera comunità rutiglianese (…)”. Ok sindaco, forse avete lavorato un po’ troppo in “silenzio”, i ladri e i vandali, in effetti, non se ne sono accorti. Hanno continuato a rubare e a devastare.

* Il grassetto è nel testo originale

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