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"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

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La lentezza del cambiamento e le chiacchiere social

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m5s-rifiuti-comunicato

 

LA LENTEZZA DEL CAMBIAMENTO
E LE CHIACCHIERE SOCIAL

Potrebbe intitolarsi così il “film tragi-comico” vissuto questa estate nelle nostre campagne, ma riteniamo che le conclusioni le debbano trarre i cittadini.
Per questo motivo vi invitiamo a mettervi comodi (la lettura stimata di questo comunicato è di   circa 7 minuti), perché ci soffermeremo sulla nuda e cruda narrazione dei fatti che si evince dai documenti ufficiali, acquisiti con un nostro accesso agli atti, che fanno sorgere diversi interrogativi, tanto sulla comunicazione amministrativa quanto sulla gestione della pratica stessa.

La sera del 20 agosto, in Via Calabria, sul suolo incolto ed abbandonato, antistante il centro comunale di raccolta dei rifiuti, divampa un incendio.
A causa del vento, i fumi ed il cattivo ed intenso odore avvolgono tutto il paese, in particolare i residenti di Via Noicattaro, Via Cellamare e della nuova zona di recente urbanizzazione, i quali segnalano privatamente e per le vie brevi (leggasi whatsapp) agli amministratori l'accaduto.

Sul noto social network vengono pubblicati post di cittadini stanchi di sopportare l'ennesimo incendio che li costringe – ad agosto – a tenere chiuse le finestre!
Qualcuno sdrammatizza, qualcun altro alza i toni, molti sono disperati e delusi dall'inadeguatezza dei controlli e dall'inefficienza amministrativa.

Il Sindaco, pur trovandosi fuori paese, apprende dell'incendio e, in data 22 agosto, pubblica un post in cui si parla di un incendio di letame.

Molti dei commenti al suddetto post lamentano che la situazione è ormai diventata insostenibile, che non si tratta (soltanto) di letame ma la puzza è quella inequivocabile della plastica bruciata, che gli incendi si succedono da giorni ed interessano molteplici zone più o meno periferiche del paese e che il sito in questione ha continuato a fumare per almeno 6 giorni.

Veniamo a quanto riscontrato dalla Polizia Locale di Rutigliano.

E' utile aggiungere che la sera del 20 agosto sono intervenuti soltanto i Vigili del Fuoco. m5s-rifiuti-comunicato-1
Il giorno dopo, 21 agosto, alle ore 11, si portavano sui luoghi il Vice Sindaco, il Comandante ed un agente della P.L., i quali accertavano che “da un terreno ubicato sul lato opposto al cancello principale di ingresso al CCR (Centro Comunale Rifiuti), promanavano lievi emissioni fumose in quanto nella nottata precedente erano intervenuti i Vigili del Fuoco per lo spegnimento. Che su vari punti del terreno vi era materiale, in apparenza letame. Che vi era unicamente odore di bruciato nell'aria”. Si aggiungeva, inoltre, che al momento del sopralluogo non c'era forte vento e pertanto ci si allontanava, programmando comunque un ulteriore sopralluogo.
In effetti, l'ulteriore sopralluogo avveniva due giorni dopo, il 23 agosto, alle ore 11,15, in seguito a segnalazione telefonica del Gestore dei Servizi di Igiene Urbana. In tale occasioni la Polizia Locale constatava che “sul terreno sito difronte al CCR vi era presenza di letame fumante, le cui emissioni fumose, come da foto allegate, risultavano maleodoranti, già spento dai Vigili del Fuoco e quindi non pericoloso per la pubblica incolumità”.

Stando al rapporto dei Vigili del Fuoco di Bari, l'incendio si sviluppa la sera di venerdì 20 agosto. Alle ore 23,16, un cittadino richiede telefonicamente l'intervento dei pompieri, i quali giungono sul posto alle ore 23,40. Qui, accertano che si tratta di “un incendio di un cumulo di letame depositato in un campo incolto situato di fronte all'isola ecologica”. Dichiarano che “l'incendio era localizzato e non arrecava danni a terzi ma il fumo arrecava disturbo agli occupanti delle abitazioni limitrofe”.

Per tali ragioni provvedevano ad “entrare nel campo con il mezzo fuoristrada e spegnere le fiamme con l'ausilio del naspo alta pressione, richiedendo l'ausilio dell'autobotte per approvvigionamento idrico”. Ottenuta l'estinzione totale dei focolai, constatavano che non vi erano danni a persone e cose, limitandosi ad affermare che non vi erano elementi utili per poter risalire alla causa. Andavano via alle ore 1,36 senza provvedere ad alcuna ripresa video o fotografica dei luoghi e dell'incendio.
Fin qui i fatti, così come emergono dalla documentazione acquisita.

Adesso, permetteteci alcune considerazioni.
Ai più attenti non sarà sfuggito quanto segue:
-    che i Vigili del Fuoco parlano di “estinzione totale dei focolai” e non di un cumulo di letame;
-    che non vi sono riprese video o fotografiche effettuate immediatamente dopo l'estinzione dei focolai;
-    che i Vigili del Fuoco non hanno potuto accertare nell'immediatezza la causa dell'evento;
-    che, nonostante l'incendio fosse localizzato e circoscritto, i Vigili del Fuoco impiegano un'ora per estinguere l'incendio e richiedono anche l'ausilio dell'autobotte per approvvigionamento idrico;
-    che il sopralluogo effettuato il 21 agosto dalla Polizia Locale si limita ad accertare che il terreno difronte il CCR promana lievi emissioni fumose e su vari punti del terreno vi era materiale, in apparenza letame, preoccupandosi unicamente delle condizioni del vento e quindi del propagarsi dei cattivi odori su superfici territoriali maggiori;
-    che la documentazione fotografica (dalla quale dovremmo percepire le esalazioni maleodoranti!?), è datata soltanto 23 agosto, consta di due foto scattate dall'alto, precisamente dalla strada interposta tra il terreno e il CCR e non direttamente dall'incolto;
-     che in occasione del sopralluogo avvenuto in data 23 agosto, la Polizia Locale passa dal “materiale in apparenza letame”, alla “presenza di letame”.   
Allora, dopo tutto questo, possiamo ancora credere alla storiella del letame?
Nessuno dubita che ci fosse anche il letame su quel terreno. Lo abbiamo accertato pure noi!
Il conduttore di quel terreno tra l'altro lo ha dichiarato e provato agli agenti di Polizia Locale.

Ma siamo certi che fosse l'unico materiale presente?!? E' stato accertato se sotto il cumulo di letame ci fossero altri rifiuti incendiati? Perché non si è fatta una ricognizione integrale del terreno incolto sul quale sono stati appiccati diversi focolai? Come mai gli accertatori non hanno riscontrato la presenza dei residui presenti di diverso materiale e rifiuti che noi abbiamo rilevato e fotografato il 21 agosto, come da documentazione che si allega? Perché non si è ritenuto di approfondire le ragioni che hanno spinto il proprietario e/o il conduttore del terreno incolto a depositare, ad agosto, con il frutto ancora pendente, del letame sul proprio terreno?

Sarà un caso, ma appena ci siamo interessati dell'accaduto (la nostra richiesta di accesso agli atti è stata protocollata in data 25 agosto, anche se il 24 agosto il consigliere Palmino ha pubblicato un post sul noto social network che ha urtato la sensibilità di qualche amministratore), il 25 e il 26 agosto ci sono stati ulteriori sopralluoghi, la pratica è stata istruita celermente con l'audizione, alle stesse date, del proprietario e del conduttore dei terreni. Ma siamo certi si tratti della ennesima casuale e fatale coincidenza.

Il Sindaco, dal canto suo, soltanto in data 1° settembre (ossia dopo 11 giorni dall'incendio), ha ritenuto opportuno richiedere al Direttore Generale dell'ARPA Puglia un incontro per la verifica della qualità dell'aria. Dell'aria, si! A nostro modesto parere, sarebbe stato utile fare un’indagine soprattutto del terreno, per verificare se il deposito di letame occultasse altri rifiuti: solo una caratterizzazione dei terreni avrebbe chiarito se, e di quale natura, potrebbe esserci stato un danno ambientale. Ad ogni modo, con la stessa richiesta, il nostro primo cittadino richiama anche gli incendi di teli e materiale plastico lungo le strade di campagna verificatisi questa estate, in ordine ai quali attendiamo ancora di comprendere cosa intenda fare per salvaguardare l'incolumità e la salute pubblica, atteso che di rifiuti speciali, e non, è piena tanto la periferia quanto l'agro di Rutigliano.

Sorprende, infine, che la richiesta di acquisizione della relazione di intervento dei Vigili del Fuoco sia stata formulata soltanto in data 30 settembre... Più di un mese dopo dal verificarsi dell’incendio!

Non ci resta che concludere suggerendo all'amministrazione Valenzano quello che potrebbe essere il prossimo vincente slogan elettorale: “La bellezza della lentezza ci salverà!?”

Movimento 5 Stelle Rutigliano

 

 

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