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Costa Ripagnola, gli emendamenti del comune di Polignano hanno stravolto il Parco

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Comunicato stampa 15/07/2020

DAL PARCO REGIONALE AL PARCO URBANO

Il testo della legge per l’istituzione del Parco Regionale di Costa Ripagnola licenziato dalla V Commissione consiliare non è quello che volevamo perché non consente la concreta tutela del territorio e del paesaggio.
La proposta originaria del nostro comitato, corredata da progetto e studio di fattibilità, prevedeva una perimetrazione circoscritta all’area incontaminata di maggiore e indiscusso valore naturalistico, archeologico, storico e culturale, con una estensione di pochi kilometri significativi a valle della statale 16 ed alcuni lembi a monte di essa.

La proposta degli Uffici e della Giunta Regionale scaturita dalla conferenza dei servizi, ha previsto una perimetrazione molto più estesa includendo zone fortemente antropizzate e oggetto di conosciuti e legittimi interessi economici.costa-ripagnola-parco-com -1
Era evidente che la proposta regionale richiedesse un accordo con il Comune di Polignano ed avevamo avuto fiducia nella possibilità di realizzare un sano compromesso tra condizioni non opposte che mirasse alla salvaguardia delle zone poco antropizzate e consentisse un corretto uso del territorio per favorire progettualità ed interessi legittimi con lo sviluppo sostenibile del territorio.

Ma il testo che è stato licenziato dalla V commissione del Consiglio Regionale recependo la molteplicità degli emendamenti presentati dal Comune di Polignano, alcuni durante la notte prima della seduta, ha completamente stravolto ogni condizione di tutela e salvaguardia ambientale e paesaggistica.
Il testo attuale infatti oltre a stralciare circa il 10% delle aree inserite nella perimetrazione proposta dalla Giunta Regionale, non consente di avere una garanzia di tutela perché esautora completamente dalla programmazione degli interventi la Direzione dell’Ente Parco in favore degli Uffici Comunali a cui è subordinato e la realizzazione su decisione sempre comunale, di strutture amovibili lungo i territori costieri, sull’intero territorio del Parco anche in zona 1 dove la tutela è massima.

I Pastori della Costa che unitamente a molte altre associazioni si sono spese per la salvaguardia di un pezzo di Puglia unico e bellissimo, auspicano una piena presa di coscienza da parte dei Consiglieri che saranno in Aula e che voteranno sia gli emendamenti sia l’atto finale di istituzione affinché questa opportunità di salvaguardia ambientale e di valorizzazione del territorio non si trasformi in una misera finzione.

 

 

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