Rifiuti ARO7, l’Ecotecnica vince l’appello e si aggiudica la gara d’appalto

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di Gianni Nicastro

Siamo di fronte al classico colpo di scena, quello che spiazza tutti, a cominciare dall’ARO BA7. Ad essere spiazzata è l’AGER, l’agenzia regionale dei rifiuti, che ha avvallato tutti i provvedimenti di sospensione e annullamento della gara d’appalto aggiudicata alla Tekra il 24 aprile 2017. Spiazzati sono anche i sei comuni dell’ARO in questione, destinatari della gestione unitaria dei rifiuti (Triggiano, Noicattaro, Rutigliano, Valenzano, Cellamare e Capurso), che stavano già lavorando su un “nuovo” piano industriale e una nuova gara d’appalto. Spiazzato, forse più degli altri, il comune di Noicattaro, che ha accarezzato l’idea di potersi gestire i rifiuti con proprie gare, fuori dalla gestione unitaria in ambito ARO.

Il 4 febbraio scorso il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza -emessa nell’udienza del 29 novembre 2018- che ha rimesso in gioco la Ecotecnica S.r.l. aggiudicandole la gara. Al punto 19 della sentenza i giudici di Appello scrivono che “In via di riepilogo, l’appello di Ecotecnica s.r.l. avverso la sentenza n. 601/18 va accolto e la sentenza di primo grado va riformata con conseguente annullamento dei provvedimenti impugnati nella parte in cui dispongono l’esclusione della ricorrente dalla procedura di gara”. Il Consiglio di Stato, quindi, “accoglie l’appello di Ecotecnica s.r.l. (Rg. 5437/2018), e per l’effetto, in riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, n. 601/2018, accoglie il ricorso introduttivo del giudizio”. Respinge, invece, i ricorsi, trattenuti nella stessa udienza di appello, della Tekra S.r.l. e della Er.Cav. S.r.l.

Forte della sentenza che le ha dato ragione, l’Ecotecnica giovedì scorso ha recapitato una nota all’indirizzo del segretario generale ARO BA/7, al responsabile dell’ufficio comune dello stesso ARO e, per conoscenza, anche all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Una lettera garbata, dialogante, ma decisa nella sostanza.

La ditta fa presente ai destinatari di essere vincitrice del ricorso in appello, quindi, di essere la legittima affidataria dell’appalto di 117.000.000 di euro meno il ribasso offerto in sede di gara, che fa risparmiare ai comuni complessivamente 5milioni di euro. La cosa interessante è che la Ecotecnica si dichiara disponibile a confrontarsi, anche in pubblico, con le amministrazioni dei sei comuni interessati.

Decanta le virtù del suo progetto tecnico e il fatto che il nuovo servizio unitario, che è pronta a far partire, sortirà notevoli economie rispetto ai costi attuali del servizio definito, tecnicamente e operativamente, anacronistico. Fa sapere che non è il caso di fare un nuovo piano industriale e una nuova gara. Cosa alquanto decisiva è che la sentenza del Consiglio di Stato, scrive ancora Ecotecnica, va immediatamente eseguita anche per evitare ulteriori contenziosi soprattutto di tipo risarcitorio. In sostanza l’invito è a procedere all’aggiudicazione immediata a sua favore della gara d’appalto, in caso contrario parte la causa di risarcimento del danno.

Ora, nessuno sa qual è il progetto che la Ecotecnica ha presentato in quella gara e sulla base del quale vuole gestire i rifiuti nei sei comuni dell’ARO; il progetto lo conosce solo la commissione aggiudicatrice che lo ha valutato. Non sappiamo, quindi, se davvero, come Ecotecnica dice, la gestione dei rifiuti a Rutigliano -per esempio- farà un salto di qualità, o peggiorerà in termini di servizi.

Qualcosa in più possiamo sapere sui costi della gestione unitaria, quindi della gestione Ecotecnica, partendo dagli importi annui per ogni comune stabiliti nel disciplinare di quella gara. In riferimento sempre a Rutigliano, l’importo annuo dell’appalto è di 2.112.650 euro meno il 4,709% di ribasso (99.484 euro), quindi 2.013.000 euro. A questo importo va aggiunto il 10% di Iva e i 9632 euro di “costo annuo rischi di interferenza”. Siamo, dunque, a un costo finale di appalto annuo a Rutigliano di 2.224.000 euro.

Il canone corrisposto all’attuale appaltatore nel comune più riciclone dell’ARO -e tra quelli più ricicloni della Puglia- è di circa 2.127.000 euro Iva e benefit compresi. Rutigliano, quindi, andrebbe a pagare 97.000 euro in più all’anno su un appalto che dovrebbe durare nove anni. Non è una cifra astronomica, certo, ma sono soldi in più rispetto a un servizio di cui non conosciamo nulla.

Per ora, l'unica cosa che sappiamo è che la Gassi-Esposito sarà appaltatrice della gestione dei rifiuti a Rutigliano fino al 31 ottobre 2020. Dopodiché, stando alla sentenza del Consiglio di Stato, subentrerà la Ecotecnica S.r.l.

Scarica qui la sentenza

 

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