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Centro storico, snobbata la richiesta dei cittadini di un consiglio monotematico aperto

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cons com-e-centro-storico


di Gianni Nicastro

Consiglio comunale e commissione consiliare, due momenti in cui chi comanda ha preso in giro i cittadini residenti che, un paio di mesi fa, hanno sottoscritto -numerosi- e depositato al protocollo del comune, una richiesta di consiglio comunale monotematico aperto sulle problematiche del centro storico.

Di questa richiesta se n’è parlato nell’ultimo consiglio comunale, quello del 28 novembre scorso. A parlarne è stato il consigliere di opposizione Minguccio Altieri, da sempre impegnato su questo fronte e critico verso l’amministrazione, sorda alle richieste che vengono dai cittadini.

Altieri ha approfittato delle pregiudiziali, rituali all’inizio di ogni consiglio comunale, per porre la questione. «Io mi aspettavo che il presidente, il sindaco, facesse una valutazione semplice: ma perché non ascoltare i miei concittadini su questa problematica, perché non chiamarli, perché non parlare con loro, sindaco; quale occasione migliore per parlare con i cittadini», ha detto Altieri in riferimento alla richiesta di consiglio comunale aperto che dai cittadini è venuta.
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«Facciamo ancora in tempo -ha aggiunto Minguccio Altieri- a convocare il consiglio comunale aperto con i cittadini, facciamo questo incontro. Io posso chiedere, e credo di poter racimolare cinque firme per convocare il consiglio comunale come da regolamento, ma non voglio farlo, perché io voglio che siate voi, che sia il presidente a nome di tutto il consiglio a convocare un consiglio comunale aperto ai cittadini, a duecento e più cittadini, che l’hanno chiesto».

Alla pregiudiziale del consigliere Altieri è seguita subito la risposta del presidente del consiglio Michele Maggiorano, al quale spetta -per ruolo- la convocazione del consiglio comunale. «Credo che, a un certo punto, a volte, possa essere anche pretestuosa la richiesta di un consiglio comunale aperto» ha detto Maggiorano dopo aver ricordato che sul centro storico si è sempre discusso e in varie sedi. «In un confronto chiaro, possiamo riconfrontarci -ha aggiunto il presidente- anche in seno alla commissione stessa (…); siccome abbiamo demandato alla commissione è giusto che la commissione si preoccupi di organizzare daccapo il tutto affinché si possa raggiungere la tranquillità per tutti e credo che tanto si sia fatto per il centro storico».
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Appresso, la pregiudiziale del consigliere di maggioranza Vincenzo Damato, presidente della 2ª commissione consiliare (Urbanistica e Centro storico). «Condivido senza problemi il consiglio monotematico sul centro storico, non mi tirerò mai indietro» ha detto Damato. «Io spero -ha aggiunto- che tutto il consiglio comunale aderisca a questa nuova iniziativa». Anche il consigliere di opposizione Franco Delliturri ha espresso la stessa opinione. «Io voglio solo ricordarle, presidente, che non sono per niente d’accordo con la sua riflessione in merito alla richiesta che ha fatto il consigliere Altieri», ha detto Delliturri. La richiesta la possono fare «benissimo tre, quattro consiglieri di opposizione -ha aggiunto- e lei non può tirarsi indietro alla convocazione del consiglio comunale».

Il presidente Maggiorano, dunque, nel suo intervento, ha rimandato tutta la questione all’attenzione della commissione consiliare e, in effetti, la commissione si è tenuta mercoledì scorso 5 dicembre, ma non è successo nulla perché è andata deserta. Questo è, scarno nei contenuti, il verbale: “Alle ore 10:30 sono presenti: Damato Vincenzo (Presidente della Commissione), Altieri Domenico in qualità di uditore, Berardi Antonella, Lamparelli Donatella in soscons com-e-centro-storico-4tituzione di Saffi Nicola. E’ presente l’assessore all’Urbanistica, Arch. Maria Patrizia Meliota. Sono presenti i Sigg. Tonio Giordano, in rappresentanza del Comitato Centro Storico Reattivo e Pietro Poli, in rappresentanza dell’Associazione Portanuova”. L’ordine del giorno della commissione: “1) Problematiche del Centro Storico”. Il verbale così si conclude: “Alle ore 10:40 non essendoci il numero legale, la seduta è dichiarata deserta”.

Quella mattina si è saputo che la commissione si sarebbe svolta congiuntamente alla conferenza dei capigruppo per, forse, discutere e convocare il consiglio monotematico aperto sul centro storico, ma non si è fatta né la commissione, né la conferenza dei capigruppo e, tanto meno, è stato convocato il consiglio.

E’ evidente che né sindaco, né presidente e, forse, neanche la maggioranza -che non ha proferito parola- ha interesse ad ascoltare i cittadini. Ad ascoltarli su un tema di cui sempre si dibatte, su cui si spendono fiumi di parole e si riflettono tante buone intenzioni, ma al momento di concludere, magari anche confrontandosi con i residenti del centro storico, non se ne fa nulla.
Ora, come qualificare tutto questo?

 

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