Lega FI FdI, la conferenza stampa di ieri

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Come annunciato, ieri sera nella sede della Lega si è tenuta la conferenza stampa del segretario del partito di Salvini Nicola Demarinis, del commissario di FdI Giovanni Settanni e del segretario di FI Giovanni Redavid. Diciamo subito che Redavid era assente per motivi di lavoro, ma stamattina ci ha inviato un SMS con cui ha ribadito la posizione di FI, una posizione decisa, quasi dura, nei confronti della politica locale e di chi la rappresenta. Ma del messaggio del segretario di FI ne diamo conto alla fine di questa cronaca.

«Oggi il centrodestra, sia a livello nazionale, sia a livello locale, è rappresentato da queste tre forze, non ci sono alternative a noi». ha esordito così Nicola Demarinis, aprendo la conferenza stampa. «Si sta perdendo di mano il vero senso della politica, stiamo vedendo troppe cose strane», ha aggiunto in riferimento ai vari trasformismi di chi passa da destra a sinistra e viceversa. A Bari «sia Emiliano che Decaro -ha detto Demarinis- stanno gestendo malissimo sia la regione, sia il comune». A livello comunale, il segretario locale della Lega ha ricordato che nessuna delle tre forze della coalizione è presente in giunta e in consiglio. «Siamo alternativi a questa classe dirigente, a questa classe politica», ha detto. «L’era Romagno -ha aggiunto- è finita ed è giunta l’ora del cambiamento». laga-fi-fdi-conf stampa-cronaca-1

A un certo punto del suo intervento Nicola Demarinis ha parlato di immigrazione e sicurezza, come se le due cose siano automaticamente legate. Il governo nazionale, secondo il segretario di Lega-Rutigliano, le cose le sta facendo: «Vuoi la sicurezza, la flat tax, vuoi l’immigrazione». Quindi «noi non vogliamo l’immigrazione a Rutigliano, i clandestini non li vogliamo, non vogliamo che si aprano centri per clandestini. Vogliamo Rutigliano sicura», ha puntualizzato il segretario cittadino della Lega in perfetta sintonia con il suo “capitano” nazionale. Per Demarinis, e per il pubblico presente ieri sera, prevalentemente leghista, a Rutigliano ci sarebbe un serio problema di sicurezza, un problema di clandestini, soprattutto albanesi. Insomma, coscienti o non coscienti, è stato ieri sciorinato quasi per intero l’armamentario ideologico-xenofobo leghista.

Ha, poi, parlato il commissario di FdI. Giovanni Settanni ha messo subito al corrente l'uditorio che è di Turi, ma che ha parenti a Rutigliano. «A Rutigliano è ritornata la fiamma», ha detto. «Ritorna Fratelli d’Italia, ritorna la destra anche perché -ha incalzato-, negli ultimi anni chi era di Alleanza Nazionale si è venduto al PD e a Renzi». «Noi -ha aggiunto- dobbiamo essere l’argine alla vecchia politica. Lo chiedo a voi rutiglianesi: cosa avete avuto dai consiglieri provinciali del PD di Rutigliano; che io sappia niente, zero assoluto». Il commissario di FdI è venuto, poi, sulle questioni locali. «Prima si fa il programma -ha detto-, poi si fanno le liste e poi si sceglie il candidato sindaco. Se c’è una figura che riesce a mettere d’accordo tutte queste piccole differenze programmatiche e ideali va bene, se non c’è: primarie».nicola-demarinis-lega

E’ stato Nicola Demarinis a toccare nel vivo la questione principale, quella del candidato sindaco. «Oggi -ha detto- sappiamo che ci sono tre candidati sindaci con i quali noi vogliamo confrontarci, sentire le loro idee. Vogliamo essere ascoltati, vogliamo mettere anche le nostre linee guida. Chiunque, di questi tre vorrà condividere le nostre idee sicuramente sarà il nostro candidato sindaco». A questo punto la promessa sui tempi. «Garantisco -ha detto Demarinis- che massimo a fine novembre, prima di dicembre, noi abbiamo il nostro candidato sindaco e lavoreremo sui programmi». Poi, «Noi ci identifichiamo nel centrodestra; c’è un PD inesistente, ma c’è un PD. Tutto il resto… Bisogna vedere la loro collocazione quale sarà. Noi sin da adesso non prendiamo minestre riscaldate».

A un certo punto della conferenza stampa Giovanni Settanni ha svelato una cosa interessante che riguarda Raffaele Fitto e la sua corsa a candidarsi alle europee da qualche parte. «Vorrei anticipare ai miei colleghi», ha detto il commissario di FdI riferendosi alla stampa presente: «è arrivata qualche telefonata dai fittiani a FdI provinciale? Sì. Hanno telefonato a Filippo Melchiorre che è il mio coordinatore provinciale; hanno chiamato Marcello Gemmato. Loro hanno detto: su Rutigliano c’è Giovanni Settanni, decide lui. Patti chiari e amicizia molto lunga». La telefonata, ha poi aggiunto Settanni, sarebbe arrivata avantieri mattina, da parte di chi, non lo ha voluto dire, ma possiamo immaginare. I fittiani a Rutigliano si sa chi sono, si chiamano “colamussiani”.
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Rispetto a quella telefonata, su sollecitazione di Rutiglianoonline, il commissario di FdI ha poi precisato meglio. «Il problema, parliamo sinceramente senza remore, sono le europee. Fitto deve trovarsi casa, o dentro FdI o FI, sta amoreggiando con FdI». Fitto si candida, allora, con FdI? «Che io sappia, sta versando, adesso, verso FI», è stata la risposta del commissario.

Si è ribadito che Lega, FI e FdI sono alternativi ad Emiliano e Decaro, ma le elezioni sono a Rutigliano. Abbiamo chiesto ai due se sono alternativi, quindi incompatibili, anche con chi oggi amministra Rutigliano. In altri termini: nel caso dovesse arrivare da Colamussi e da Romagno un invito a ricomporre il centrodestra, voi che fate? La risposta di Demarinis: «Chiunque vuole far parte di questo progetto: 1 lo deve dire ora, 2 sarà valutato da tre membri già costituiti in base alla persona, al progetto, alla volontà di questo interlocutore. Poi saremo noi a decidere se sì o no». In sostanza, e qui Demarinis è caduto in contraddizione rispetto a quanto detto prima («Siamo alternativi a questa classe dirigente, a questa classe politica», «L’era Romagno è finita ed è giunta l’ora del cambiamento»), le tre forze politiche del centrodestra non sono alternative a chi oggi governa Rutigliano; solo che, Colamussi e Romagno, devono bussare alla porta di Lega, FI e FdI. E perché entrino nella coalizione, lo decidono Demarinis, Settanni e Redavid.giovanni redavid FI

Rispetto al candidato sindaco è evidente che, se la scelta è da fare tra le candidature oggi in campo, cioè -in ordine cronologico- Vincenzo Damato, Andrea Saffi e Carmine Iaffaldano, è chiaro che è su quest’ultimo che cadrà. Primo perché è da circa due mesi che si sa che il candidato della Lega è lui, poi perché la scelta tra i tre candidati citati non può che essere quella. Anche perché, Demarinis ha precisato che Carmine Iaffaldano è un suo amico, Settanni ha informato che gli è pure parente, quindi, va da sé. «Le idee di Iaffaldano, in linea di massima, sono più o meno come le nostre» ha aggiunto il segretario della Lega. «Nessuno esclude -ha precisato- ma nessuno dà per certo che Carmine Iaffaldano possa essere il nostro candidato sindaco». «Ci sono altri due candidati sindaci -ha ribadito ancora Demarinis- con i quali vogliamo confrontarci. Alla fine tutto nascerà da questo confronto». Se così stanno le cose è chiaro che il candidato sindaco di Lega, FI e FdI è Carmine Iaffaldano.

Il messaggio di Giovanni Redavid, piuttosto bellicoso rispetto al possibilismo buonista degli altri due sodali: «Insieme alla Lega e a Fratelli d’Italia abbiamo dato avvio ad un percorso comune per la costruzione della coalizione di centrodestra per le prossime amministrative di Rutigliano. Forza Italia aggregherà la parte moderata e liberale della nostra cittadinanza che intende contribuire al “risveglio” della politica locale lontano da accordi sotto banco, ricatti e capetti. Ci apriamo alle forze migliori della città per scegliere i migliori candidati e futuri amministratori per il rilancio del nostro paese. Siamo al lavoro con gli alleati per individuare i miglior candidato sindaco senza pregiudizi e senza preclusioni, ma sicuramente senza perdere tempo in personali beghe di palazzo. Noi ripartiamo dalla gente normale lontano anni luce dagli accordicchi trasformisti del PD». Firmato Giovanni Redavid, segretario Forza Italia Rutigliano.

 

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