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Festa della
Liberazione


Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

     manifesto-liberazione-film-sito 
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Domani, gli approfondimenti culturali dell'Archeoclub

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approf cultur

Giovedì 26 Marzo

Per il ciclo “Approfondimenti Culturali Rutiglianesi”
La Ruota degli Esposti a Rutigliano
incontro con STEFANO DE CAROLIS
Sala Conferenze - Palazzo San Domenico

Per gli “Approfondimenti Culturali Rutiglianesi”, ciclo di appuntamenti tematici sulla storia di Rutigliano a cura di Archeoclub d’Italia sede di Rutigliano e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Rutigliano, è in programma Giovedì 26 Marzo alle ore 18,30 nella Sala Conferenze di Palazzo San Domenico, con ingresso libero, il terzo incontro moderato da Nicola Valenzano, Vice Presidente di Archeoclub d’Italia sede di Rutigliano, in cui si affronterà il tema: “La Ruota degli Esposti a Rutigliano”.

L’argomento sarà approfondito da Stefano De Carolis, cultore e studioso di storia, sottufficiale nell’Arma dei Carabinieri con specializzazione nella tutela e salvaguardia del patrimonio culturale.

La Ruota degli Esposti
La ruota o rota degli esposti era una bussola girevole di forma cilindrica, di solito costruita in legno, divisa in due parti chiuse per protezione da uno sportello: una verso l'interno ed un'altra verso l'esterno che, combaciando con un'apertura su un muro, permettesse di collocare, senza essere visti dall'interno, gli esposti, i neonati abbandonati. Facendo girare la ruota, la parte con l'infante veniva immessa nell'interno dove, aperto lo sportello si poteva prendere il neonato per dargli le prime cure.

Spesso vicino alla ruota vi era una campanella, per avvertire chi di dovere di raccogliere il neonato, ed anche una feritoia nel muro, una specie di buca delle lettere, dove mettere offerte per sostenere chi si prendeva cura degli esposti.
Per un eventuale successivo riconoscimento da parte di chi l'aveva abbandonato, al fine di testarne la legittimità, venivano inseriti nella ruota assieme al neonato monili, documenti o altri segni distintivi.


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