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Festa della
Liberazione


Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

     manifesto-liberazione-film-sito 
Back Sei qui: Home Notizie Cultura Impressioni sul romanzo in un luogo caro, la Chiesa dell'Annunziata

Impressioni sul romanzo in un luogo caro, la Chiesa dell'Annunziata

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Gruppo di lettura CURIOSO CHI LEGGE
a cura di APS Puntoeacapo

Discuteremo de: RESTO QUI, M. Balzano, Einaudi 2018
sabato 30 aprile ore 17.00
Chiesa SS. Annunziata, Rutigliano

Attività in collaborazione con:
Assessorato alla Cultura – Comune di Rutigliano
Associazione pro Annunziata APS
Archeoclub d’Italia – sede di Rutigliano
Patto per la lettura Rutigliano


Ingresso liberopuntoeacapo-resto-qui-1

Sarà capitato a tantissimi di soffermarsi sull’immagine di quel campanile, un campanile che emerge da un lago, e trovarla eccezionale, singolare, tremenda eppure bellissima.
Scoprire, grazie a Marco Balzano, le storie che si nascondono dietro quell’immagine è un vero e proprio viaggio alla scoperta del nostro tempo e della nostra Storia non troppo lontana.

Scambieremo impressioni di lettura sul romanzo “Resto qui” in un luogo a noi caro, anch’esso carico di Storia e storie, anch’esso in qualche modo legato all’acqua: la Chiesa dell’Annunziata, che emerge come un campanile da Lama san Giorgio, nelle campagne di Rutigliano.

Grazie all’Archeoclub d’Italia – sede di Rutigliano e all’Associazione pro Annunziata APS sarà possibile visitare la Chiesa e ascoltare la sua storia millenaria.

L’acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale si trovano i resti del paese di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua materna è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora, per non perdere la propria identità, non resta che provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle, nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all’improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l’altro, la costruzione della diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine. Una storia civile e attualissima, che cattura fin dalla prima pagina. Il nuovo grande romanzo del vincitore del Premio Campiello 2015, già venduto in diversi Paesi prima della pubblicazione.

Dalla quarta di copertina
Vi aspettiamo, buona lettura!
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