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"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

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Storia e origine dei nomi più diffusi nella nostra provincia

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di Teresa Gallone

Negli articoli precedenti abbiamo aperto un sentiero alla scoperta dei cognomi più diffusi nel nostro paese e del loro significato. Abbiamo scavato verso le probabili radici dei dieci cognomi più popolari di Rutigliano.
Anche se più variegati dei cognomi per ovvi motivi, i nomi di battesimo tendono a raggrupparsi e a diffondersi per regioni, seguendo usanze, riti, tradizioni e santi patroni. Intere generazioni di nomi di battesimo si susseguono nelle nostre zone, complice l’usanza di tramandarne uno stesso di nonno in nipote.
Quali sono i nomi di battesimo più diffusi nella nostra zona? Vediamo di scoprirlo e di cercare di spiegarne origine e significato.

I nomi maschili
Giuseppe: occupa il primo posto per diffusione e numero di portatori in Puglia. Le sue radici affondano nell’ebraico antico. Josef infatti significa “l’accresciuto da Dio”. La ragione della sua diffusione è molto semplice: è il nome del padre di Gesù, protettore di tutti i padri.

Nicola: segue a ruota il primo in classifica, occupa il primo posto soprattutto nelle città di Bari e Rutigliano. Il motivo è presto spiegato: il patrono di queste due città è San Nicola di Myra e il suo culto è sentitissimo. È un nome di origine greca, risultato dell’unione fra νίκη (nìke, "vittoria") e λαώς (laòs, "popolo”). Νικόλαος (Nicolaos) e poi Nicolaus in latino e poi ancora Nicola in italiano significano “colui che che vince i popoli”.

Antonio: anche qui la diffusione è facilmente spiegabile. Il culto di Sant’Antonio Abate è molto sentito e a lui noi dedichiamo la Fiera del Fischietto in Terracotta. La sua origine è collegata al nome della gens latina Antonia. Probabilmente le sue radici sono greche: il nome potrebbe derivare dalla parola ἄνθος (ánthos, "fiore").

Vito: anche questo è un nome latino. Si tratta di un nome augurale, un’esortazione a vivere bene e a lungo. Nel Medioevo era di solito accompagnato da altri aggettivi e terminava in -a benché si riferisse a uomini: Bonavita, Bellavita ecc.

Michele: nome di origine ebraica, la cui diffusione è ovviamente legata al culto dell’Arcangelo Michele. Questo nome in realtà è un’intera frase: mi kha El (chi è Dio?). Sarebbe stata infatti la frase di battaglia che l’Arcangelo gridava nella lotta contro gli angeli ribelli guidati da Satana.

Francesco: per questo nome dobbiamo andare al latino medioevale. Franciscus nel Medioevo significava “membro del popolo dei Franchi”. Si diffuse come nome proprio grazie a Francesco d’Assisi che però non si chiamava così. Il santo fu battezzato Giovanni e fu proprio il padre a dargli questo soprannome.

Quali saranno i nomi femminili più diffusi? Scopriremo la loro origine e i loro significati nel prossimo articolo.

 

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