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Santa Bibiana, la santa della semplicità nella tradizione popolare

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santa-bibiana


Da novembre a dicembre in sordina

di Teresa Gallone

Nei precedenti articoli abbiamo camminato lungo un sentiero di tradizioni, riti e usanze che costellano il mese di novembre, periodo di transizione fra l’autunno e l’inverno, fra la mesta commemorazione delle vite passate e la celebrazione della nuova vita.
Dicembre non esplode improvvisamente nella gioia che precede la nascita di Cristo ma transita in sordina, con il ricordo della santa “semplice” il cui giorno è specchio del tempo meteorologico che seguirà: santa Bibiana. Conosciamola meglio.

Bibiana: come tra storia
e leggenda diventò santa

Le notizie sulla vita di Bibiana non sono attendibili e non possono essere comprovate storicamente. Secondo la tradizione la fanciulla visse sotto l’imperatore Giuliano l’Apostata, noto per le sue crudeli persecuzioni ai danni dei cristiani. Tutta la sua famiglia era di fede cristiana e ciò costrinse il padre all’esilio e al martirio. Bibiana attende la fine imminente con Dafrosa e Demetria, sua madre e sua sorella. Le tre donne infatti vengono condannate dal crudele prefetto Aproniano alla morte per inedia. Un miracolo impedisce che le donne muoiano di fame, perciò la condanna viene cambiata: la madre Dafrosa viene decapitata. Demetria muore in cella, dopo aver professato la sua fede un’ultima volta. Più insidiosa la sorte destinata alla povera Bibiana: orfana e sola viene destinata alla prostituzione, affiancata dalla mezzana Rufina. Il piano di Aproniano però non funziona, Bibiana rifugge la vita terrena, proclama la sua fede rifiutando ogni compromesso. Il prefetto decide per una pena esemplare: la morte per “piombate”. Bibiana viene legata alla colonna e percossa sino alla morte, sopraggiunta in quattro giorni, con dei flagelli di piombo. Il suo corpo venne lasciato ai cani ma rimase intatto e venne poi sepolto.

La santa che non fece miracoli
ma che li infuse in un’erba

Bibiana non si distinse per miracoli eclatanti o guarigioni impossibili. Morì a quindici anni dopo aver opposto con forze la sua fede alle tentazioni terrene e alla malvagità degli uomini. Infatti il suo simbolo è la colomba, segno di innocenza salda e silente.
La tradizione vuole che la sua santa presenza in terra abbia però lasciato un segno tangibile. La colonna alla quale fu legata per il martirio veniva grattata e infusa in acqua per ricavarne una medicina che si credeva guarisse da ogni male. Il nome della santa infatti ha un’origine eloquente, discenderebbe dal latino “bibere”, per l’appunto bere. Un altro segno della santità di Bibiana si troverebbe in un’erba che a Roma è conosciuta come “erba di Santa Bibiana”. Si tratta dell’Eupatorium cannabinum, una pianta perenne simile alla canapa che cresce nelle zone umide e che veniva utilizzata dalla farmacopea contadina come unguento capace di sanare le ferite. Secondo la tradizione proprio con le fibre di questa pianta sono state intrecciate le corde per legare Cristo alla croce.

Bibiana e le previsioni meteorologiche
Il culto di santa Bibiana è molto sentito nelle zone rurali di Italia, Germania e Spagna. Alle sue celebrazioni si accompagnavano riti di propiziazione per assicurarsi buon tempo nel corso dell’inverno. In tutta Italia sono infatti noti i proverbi sulla santa e sul meteo, frutto di riti antichi legati all’acqua e al numero quaranta:
- Ut Bibianae dies, sic quadraginta dies: come (sono) i giorni di Bibiana, così (sono gli altri) quaranta giorni
- Ci chiovi ti Santa Bibbiana chiovi nu giurnu, nu mesi e na sittimana (Salento): se piove a Santa Bibiana, piove un giorno, un mese e una settimana
- Santa Bibiana, quaranta jorna e na simana (Sicilia): Santa Bibiana (piove) per quaranta giorni e una settimana
- C chiov all dì d Sanda B'bbjn, va chiov quaranda dì e na stt'mn (Rutigliano): se piove il giorno di santa Bibiana, pioverà per quaranta giorni e una settimana

Con Bibiana, la santa della semplicità, si apre dicembre in sordina, pronto a regalare al fedele momenti di trepidante attesa e di gioia festosa con l’inizio delle festività. Si apre così un altro sentiero di riti, usanze e tradizioni che percorreremo insieme.

 

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