Invito al libro. «Le ultime diciotto ore di Gesù» di Corrado Augias

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Sac. Pasquale Pirulli
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Corrado Augias, romano de’ Roma, è giornalista, scrittore e autore di programmi televisivi molto seguiti dal pubblico. Nel tempo non potevano mancare le sue vivaci e provocanti incursioni sul terreno della religione che sono state raccolte in diversi volumi tra i quali ricordiamo:
1. Inchiesta su Gesù – Chi era l’uomo che ha cambiato il mondo, in dialogo con Mauro Pesce, presso Mondadori (2006)
2. Inchiesta sul Cristianesimo – Come si costruisce una religione, in dialogo con Remo Cacitti presso Mondadori (2008)
3. Inchiesta su Maria – La storia vera della fanciulla che divenne mito, in dialogo con Marco Vannini, presso Rizzoli (2013)
4. Le ultime diciotto ore di Gesù, presso Einaudi (2015).

L’interlocutore della prima intervista è il prof. Mauro Pesce, prestigioso docente all’Università di Bologna di storia del Cristianesimo e biblista il quale precisa che lo storico “rintraccia con maggiore o minore certezza eventi e documenti del passato mettendoli a disposizione dei suoi contemporanei. Sta poi a ciascuno valutarli, facendone l’uso che crede, sulla base delle proprie conoscenze e della propria libera volontà”. Dall’inchiesta ecco il profilo di Gesù che risulta: “Un ebreo, ligio alla Legge di Mosè, amante del suoi popolo e delle sue tradizioni, eppure aspramente critico verso gli aspetti che giudicava »superati» o «secondari», e, soprattutto, portatore di un progetto di rinnovamento incentrato sul riscatto degli emarginati; una personalità complessa, mai svelata per intero nemmeno a chi gli era più vicino, una figura profondamente solitaria, coerente con i suoi principi fino alla morte in croce”.

L’interlocutore della seconda intervista è il prof. Remo Cacitti che insegna Letteratura cristiana antica e Storia del cristianesimo antico alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. «Dal loro colloquio emerge una storia ricca di drammi, di contrasti, di correnti d’opinione che si sono scontrate sui piani più diversi: la dialettica, l’invenzione ingegnosa, la ricostruzione ipotetica di eventi sconosciuti a costo di sfidare i più arditi paradossi. Una complessa avventura umana che ha avuto il suo punto di svolta nella figura possente ed ambigua dell’imperatore Costantino, il primo a trasformare il cristianesimo in uno strumento di potere, opera che sarà poi completata, al termine del IV secolo, da un altro imperatore, Teodosio, che lo renderà religione imperiale. Un’avventura in cui spiccano figure di straordinario rilievo come Paolo, Agostino Ambrogio».  corrado-augias-libro-1

L’interlocutore della terza intervista, a tema mariano, è il prof. Marco Vannini il quale risponde alle domande provocatorie del giornalista il quale dopo un preambolo che si sofferma sui fatti delle presunte apparizioni nella cittadina di Mediugorje in Erzegovina e su quelli che hanno dato origine al santuario della Madonna dell’Arco nel comune di Sant’Anastasia, pone vivaci domande sulla terra d’Israele, sui vangeli dell’infanzia (Matteo e Luca), sul precursore Giovanni Battista, su Giuseppe “sposo di Maria”, la nascita di Gesù, il transito, il culto, i dogmi, le apparizioni, ecc. A giudizio del teologo Vito Mancuso: “Un libro sula più cattolica delle dottrine scritto da un non credente e da un oltrecristiano: la condizione che ha concesso agli autori di offrire uno strumento utile e soprattutto onesto per ritornare alla verità evangelica su Maria”.

Il periodo pasquale ci suggerisce di soffermarci più a lungo sull’ultimo volume che Corrado Augias dedica agli avvenimenti  drammatici della vita di Gesù che egli raccoglie in appena diciotto ore. L’autore che è maestro nella comunicazione (talk show) con un linguaggio chiaro e affascinante propone la sua “ricostruzione” (fiction) di un processo celebrato in fretta a carico del profeta di Galilea. Il suo messaggio e la sua azione inquietano non solo le prudenti autorità giudaiche (sinedrio, farisei, scribi e sommi sacerdoti, ma anche il brutale governatore Ponzio Pilato che ha già soffocato con consumata diplomazia e violenza ogni tentativo di rivolta del popolo ebraico per le insegne imperiali a Gerusalemme e la costruzione  dell’acquedotto con i soldi delle offerte del tempo. In questo volume Corrado Augias unisce alla ricerca storica del saggio il vivace gusto della narrazione propria del romanzo.

Ecco i protagonisti della sua “fiction” letteraria che ricostruisce le ultime ore della vita del Nazareno che muore alle ore 15 del venerdì 14 di Nisan del convenzionale anno 33, da tradursi secondo una accreditata cronologia, nel 7 Aprile dell’anno 30. «Ponzio Pilato politicamente debole, collerico e incerto. Claudia Procula, la misteriosa e tormentata moglie dal passato burrascoso. Caio Quinto Lucilio, intellettuale deluso, acuto testimone degli eventi. Il fariseo Nicodemo, discepolo di Gesù e membro del Sinedrio. Giuda forse ingiustamente colpevolizzato. Maddalena, la più famosa delle discepole. Erode Antipa, un re fantoccio nelle mani dei Romani. L’adultera senza nome che Gesù salva dalla lapidazione. Giuseppe (??!!!) e Maria che assistono disperati alla morte del figlio amato. La mutevole folla di Gerusalemme».

A valutare la fatica dell’illustre e fecondo divulgatore giova dare uno sguardo alla schematica bibliografia che egli cita alla fine della sua opera e mi permetto segnalare alcune opere che vanno dal mondo classico (Flavio Giuseppe: Antichità giudaiche, La guerra giudaica, Quinto Orazio Flacco: Lettere, Lucio Anneo Seneca: Lettere, Lucio Cornelio Tacito: Annali), a discutibili opere su Gesù Cristo come sono quelle ormai datate e superate di G. W. F. Hegel: Jésus, E. Renan: Vita di Gesù, Ch. Guignebert: Jésus. Il processo a Gesù è ricostruito sugli studi di Ch.Cohn: Processo e morte di Gesù. Un punto di vista ebraico, e di J. M. Ribas Alba: Processo a Gesù. A delineare l’ambiente storico  per fortuna che oltre ad Anatole France con il suo romanzesco  “Le Procurateur de Judèe “ vengono citati gli studi di H. Daniel-Rops (La vita quotidiana in Palestina ai tempi di Gesù), di J. Jeremias (Jérusalem au temps de Jésus) e di R. Penna (L’ambiente storico- culturale delle origini cristiane).

Alla fine “crediamo di sapere, ma in realtà non sappiamo. Indagando i documenti, e dando la parola alle fonti, Augias dona carne e sangue a una storia che ci tiene con il fiato sospeso”. Peccato che la sua “fiction” cammina solo sui sentieri tortuosi della terra (storia) e non si affaccia alle vette del mistero di una morte che poi è illuminata dalla luce delle risurrezione.

A questo proposito non sarà male leggere il volume di Andrea Tornielli: “Inchiesta sulla Resurrezione” con prefazione del card. Gianfranco Ravasi, pubblicato da Il Giornale (2005). «La mattina del 9 aprile del 30 dopo Cristo. Alcune donne vanno a visitare la tomba di un uomo morto crocifisso tre giorni prima. Il sepolcro è vuoto. E quell’uomo si fa vedere a loro e poi ai discepoli. Che cosa c’è di vero nei racconti della resurrezione? Una leggenda o un fatto storicamente accaduto? Quali prova, o almeno quali indizi possiamo raccogliere si quanto avvenuto a Gerusalemme quella notte? La Sindone di Torino può essere considerata uno di questi indizi?». Certamente il volume di Andrea Tornielli prosegue l’indagine oltre «le diciotto ore» che sono state oggetto della fiction letteraria di Corrado Augias.


                  

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