Abusi sessuali su minori, arrestato ex sacerdote

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Procura della Repubblica di Bari
Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA
20 giugno 2016

Nella giornata del 20/06/2016 il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari ha eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, dott.ssa Giulia Romanazzi su richiesta del P.M. dott.ssa Simona Filoni, nei confronti di TROTTA Giovanni, classe 1960, ex sacerdote, ridotto allo stato laicale dal 16 marzo 2012.

L'indagato risponde dei delitti di violenza sessuale aggravata e continuata (art. 609 bis, 2° comma, cpv nr. 1 c.p., art. 609 ter nr. 1 c.p.), commessa ai danni di G.A (classe 2002), D.N. (classe 2002), F.A.(classe 2001), C.G.(classe 2001), T.G.(classe 2002), tutti minori di età compresa tra i dodici anni ed i tredici anni, affidati alla sua custodia in relazione alla sua qualità di dirigente ed allenatore della squadra di calcio frequentata dai bambini, nonché di loro docente di lezioni private, nonché dei delitti di pornografia minorile in danno dei cinque minori in questione e di divulgazione di materiale pornografico realizzato mediante lo sfruttamento sessuale dei suddetti minori in questione (artt. 81 cpv. c.p., art. 600 ter, 1° comma nr. 1° e 30 comma c.p.), materiale ed informazioni di carattere pedopornografico, che distribuiva e diffondeva agli stessi ed anche ad altri minori, al fine di attrarli a sé e di metterli in competizione tra di loro, per via telematica e mediante l'applicazione "whatsapp" del telefono cellulare in suo uso; nonché del delitto di adescamento dì minori (art. 81 cpv. c.p., art. 609 undecies c.p.), commesso in danno minore G.A., di anni dodici e della minore P.M., di anni dodici, minori che adescava in chat (al fine di commettere i reati di cui agli articoli 600 bis, 600 ter e 609 bis c.p.), attraverso la chat Messenger del profilo Facebook delle vittime.

Tutti i delitti sono stati commessi nel foggiano, in Pietramontecorvino ed in Casalnuovo Monterotaro nel corso dell' anno 2014. L’arrestato consumava gli abusi sessuali all'interno della sua abitazione, luogo in cui i minori si recavano per il doposcuola; in realtà, ivi giunti, l’uomo, abusando delle loro condizioni di inferiorità fisica e psichica e forte dell'ascendente che aveva sui  bambini, li induceva a compiere e subire atti sessuali, consumati singolarmente o in gruppo; induzione che rafforzava millantando la sua qualità di sacerdote, facendosi chiamare Don Gianni , nonché con la promessa di farli giocare al p.c. ed a vari giochi o sfruttando il social network "Facebook", sul quale si accreditava come "amico degli amici", inviando loro migliaia di chat, quasi tutte dal contenuto erotico e  pedopornografico.

Quindi, nelle medesime occasioni, li costringeva a produrre materiale pedopornografico, che veniva realizzato, con continue sollecitazioni, all'interno della abitazione dell'uomo, sul soppalco utilizzato dallo stesso per tali scopi, attraverso rappresentazioni di pornografia minorile prodotte mediante lo sfruttamento sessuale dei minori, effettuate con il telefono cellulare dello stesso TROTTA e con una fotocamera digitale o prodotte, su sua richiesta, dagli stessi minori ed inviate al TROTTA a mezzo del telefono.

Siffatto materiale veniva poi distribuito e divulgato dall'ex sacerdote sia alle stesse vittime, con l'unico scopo di metterle in competizione tra di loro e di insinuare in loro curiosità di natura sessuale, oppure ad altri soggetti, tutti minorenni.

Analoghi contenuti avevano le chat con le quali intratteneva costanti dialoghi con i minori di cui poi abusava, nonché con i minori che adescava in rete, con dialoghi tutti dal contenuto pornografico e pedopornografico, avviati nonostante fosse consapevole dell'età delle vittime, cui chiedeva di inviare foto degli organi genitali ed alle quali mandava fotografie che lo raffiguravano nudo, sul letto, con l'organo genitale in erezione.

Tra le vittime degli adescamenti vi è anche una minore, utilizzata dall'arrestato al fine di ottenere materiale pedopornografico da "spendere" come esca con i bambini di sesso maschile di cui abusava e che si erano dimostrati più restii a recarsi presso la sua abitazione; dimostrando fintamente interesse per i soggetti di sesso femminile, infatti, TROTTA Giovanni riusciva a convincere anche i minori più diffidenti a recarsi presso la sua abitazione ed a perpetrare i suoi turpi crimini contro l'infanzia.

L'arrestato riusciva a carpire la fiducia dei minori e la loro buona fede, oltre che la fiducia dei loro genitori, perché forte del suo ruolo di "sacerdote", non avendo mai rivelato di essere stato ridotto allo stato laicale con provvedimento adottato dalla CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI Prot. N. 5/200 del 16 marzo 2012 per ragioni connesse alla commissione di  delicta contra sextum Decalogi praeceptum cum minoribus con il quale era stato dispensato dallo stato del sacro celibato e dagli oneri sacerdotali, nonché perché conosciuto nell'ambiente sportivo, quale allenatore della "Società Calcio Pietramonteorvino", costituita da minori tutti in età prepuberale e perché si proponeva quale insegnante di doposcuola dei bambini di cui poi abusava.

La stessa Società Calcio Pietramontecorvino, in data 15.11.2014 e, dunque, prima della perquisizione domiciliare disposta da questo Ufficio in data 21.11.2014, aveva decretato l’allontanamento del socio TROTTA Giovanni dalla società sportiva per "comportamenti contrari ai principi ed ai valori cui la società si ispira"; nessuna  denuncia è mai stata formulata da parte della società in questione.

Giova rappresentare che tutti i bambini brutalizzati da TROTTA Giovanni hanno riferito di aver riposto nell'uomo grande fiducia, costituendo per loro, in ragione del ruolo e della età, un valido punto di riferimento; l'arrestato, di contro, ha approfittato della loro ingenuità, connessa all'età e della loro fragilità affettiva, giacché taluni dei minori vittima sono risultati essere figli dì genitori separati o con problematiche familiari ed, in un caso, appena rimasti orfani di padre; tutte circostanze ben note all'arrestato.

Allo stato, le vittime accertate risultano essere sette, ma sono in corso indagini volte ad individuare ulteriori minori, in via di identificazione.

Il materiale acquisito dal Compartimento Polizia Postale di Bari nel corso della perquisizione disposta da questa Procura della Repubblica, che ha portato al sequestro di computer, telefoni e macchine fotografiche, è risultato agghiacciante per i suoi contenuti, sia in relazione alle foto prodotte, che ai contenuti delle chat inviate dall'ex religioso.

L'arrestato si trova ristretto in stato di custodia cautelare a far data dal 09.04.2015, per la commissione dei crimini della medesima natura ai danni del minore R.L., minore degli anni undici; nell' ambito del primo processo, TROTTA Giovanni sarà giudicato con rito abbreviato in data 14/07/2016


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