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Festa della
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Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

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Incidente sulla SP 94. «Mi ritengo miracolato», la testimonianza del conducente dell’auto

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Di questo incidente, avvenuto lunedì scorso 29 ottobre, alle ore 22:30, sulla provinciale Noicattaro-Casamassima, ne abbiamo parlato ieri (qui). Una cronaca sintetica fatta sulla base delle poche informazioni che siamo riusciti a recuperare nei giorni successivi. Abbiamo scritto che non c’era stato nessun impatto, in realtà l’impatto c’è stato fino a distruggere l’auto. «Ho letto il vostro articolo, effettivamente il problema è serio e va immediatamente risolto prima che succeda ancora» ci ha detto il sig. Nico Pesola, cinquant’anni, conducente dell’auto incidentata che, ieri, dopo la pubblicazione della breve cronaca, ha contattato la redazione. Quella sera lui e altri due suoi colleghi, coinvolti nell’incidente, avevano alle 22:00 terminato il turno di lavoro presso una industria cartotecnica di Rutigliano e tornavano a casa, ad Adelfia.

«Io -ci ha detto- mi ritengo un miracolato, quella strada la percorro giornalmente per lavoro e tutti i giorni mi ritrovo davanti una situazione grave anche per la presenza dei trattori, in questo periodo, che rallentano la viabilità e, poverini, rischiano anche loro che vanno al lavoro con quei trattori. Questi TIR ne combinano di tutti i colori». E’ accorato nel suo racconto il sig. Pesola, e non può che essere così; ha fatto un incidente che poteva finire in tragedia, costare la vita a lui e ai suoi tre compagni, la situazione di pericolo sulla SP 94 lui la vive tutti i giorni, come tutti i giorni la vivono tante altre persone costrette a prendere quella deviazione all’andata e al ritorno. «Io mi ritengo miracolato -ripete- perché la vettura è nuovissima, di due mesi; la macchina è mia, l’ho dovuta demolire».

L’impatto c’è stato allora. incindete-sp-94-testimonianza-1
«L’impatto, certo! Perché il rimorchio si è rigirato e, per tutta la lunghezza, si è messo di traverso alla strada. Io e miei colleghi -eravamo in tre- abbiamo assistito a una scena da dire “adesso moriamo”, perché eravamo consapevoli di quello che ci stava accadendo. Questa esperienza la voglio veramente divulgare perché con questi TIR bisogna accelerare i lavori (dell’adeguamento in corso sulla SP 84, n. d. r.), perché non si può assolutamente aspettare ancora. Siamo in sessanta a percorrere quella strada, ora cercherò di evitarla e, a questo punto, andrò da Cellamare, non vado più di là. Preferisco allungare tantissimo, ma quel tratto è impossibile affrontarlo, lo faccio tutti i giorni e rischio la vita per andare a lavorare».

Io so che non vi siete fatti molto male, è così?
«Il mio collega di più, è ancora in ospedale. Io ho una frattura nasale, dieci punti sull’occhio… Ho rischiato di perdere l’occhio, non riesco a camminare, sono messo male. Il mio collega ha una frattura al bacino e un inizio di perforazione del polmone, l’altro fortunatamente è rimasto illeso».
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Quindi si è bloccato tutto il traffico.
«E certo, poi sono intervenuti altri ragazzi che venivano dietro e hanno assistito a tutto quello che era successo».

I carabinieri sono intervenuti subito?
«Sì, i carabinieri di Triggiano, hanno portato l’autista a fare gli esami».

E il 118 è arrivato subito o avete atteso
«No no, gli interventi sono stati velocissimi sia da Adelfia che da Noicattaro, anzi; devo congratularmi col servizio di Pronto intervento di Noicattaro, sono stati efficacissimi e anche bravi».

Alla fine il sig. Pesola ha voluto aggiungere un’ultima cosa. «Nonostante la consapevolezza del pericolo della strada, con il transito di quei bisonti, tutte le precauzioni, anche la bassa velocità, non aiutano ad evitare disastri. Quella strada non può essere percorsa da tali mezzi». Ha voluto che noi pubblicassimo questa sua testimonianza anche per sensibilizzare, smuovere, la coscienza di chi ha il potere e il dovere di intervenire, di mettere in ogni modo, e per quanto più possibile, in sicurezza quella strada. Anche perché, se il cantiere sulla SP 84 durerà fino ad aprile del 2019, questo significa che il traffico intenso di TIR, camion, trattori e auto sulla SP 94 durerà -se tutto va bene- ancora altri sei mesi.

 

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