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Una grande, bella, colorata manifestazione in difesa della lama

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manifestazione-23-maggio-2015


Era nell’aria che sarebbe riuscita e così è stato. La pioggia, l’unica preoccupazione del comitato intercomunale Salviamo Lama San Giorgio, organizzatore della manifestazione, per fortuna non c’è stata. Un cielo azzurro e nuvoloso allo stesso tempo, col sole che ogni tanto faceva capolino, una leggera e fresca brezza, il verde, il profumo di fiori, l’odore intenso e gradevole dell’erba umida, hanno fatto da cornice naturale a tutto quello che è successo stamattina alla Mater Domini e a Cicco Severini.

Una manifestazione bella, riuscita alla perfezione. Una manifestazione che ha visto la partecipazione straordinaria dei due circoli didattici della scuola primaria impegnati stamattina -e già da ieri- nella quarta edizione di “Festambiente”, importante appuntamento annuale della “Giuseppe Settanni” e della “Aldo Moro”, dedicato all’ambiente e alla sua tutela. Non è stato un caso, dunque, la massiccia partecipazione delle due scuole alla manifestazione. Abbiamo avuto anche una rappresentanza di altre due scuole, la secondaria di primo grado “A. Manzoni” e secondo grado ITET “E. Montale”.

Una iniziativa in difesa della lama San Giorgio, di cui le due scuole primarie si sono sempre occupate, e si occupano, in termini di conoscenza, scoperta e tutela, non poteva, dunque, non trovarle disponibili. Quando il comitato ha proposto alle due scuole la condivisione di una iniziativa in difesa della lama dallo scorrimento della fogna depurata, la risposta è stata univoca e immediata: condividiamo e partecipiamo. Una scuola -già portatrice di istanze di tutela ambientale- che si fa permeare dalle sollecitazioni che in tal senso vengono dal territorio, è una scuola viva, moderna, in perfetta sintonia col territorio in cui opera.

Centinaia di bambini e cittadini hanno dato vita stamattina a una manifestazione come, forse, non se ne sono mai viste a Rutigliano. Un lungo corteo che ha percorso un chilometro fuori città, in campagna, che ha unito, in un abbraccio amichevole, un bene architettonico legato alla storia e alle tradizioni religiose della comunità rutiglianese, la chiesa della Mater Domini, e un bene ambientale, la lama, scrigno di tesori paesaggistici, storici, archeologici e antica via di comunicazione non solo tra entroterra e mare, ma tra uomini e culture di un ampio territorio che va da Gioia del Colle alla baia di San Giorgio a Bari.

Quarantadue chilometri di storia naturale e umana, di civiltà rurale e contadina possono cedere il passo alla fogna depurata? No! Chi ha pianificato un simile futuro per la lama non ha cognizione di quello che la lama rappresenta per la comunità che abita e vive questo territorio. Stamattina i cittadini, grandi e piccoli, della lama hanno sfilato al grido di “Salviamo la lama”.
targa-fonte
Dopo circa un chilometro, all’altezza della lama, il corteo si è fermato, proprio all’ingresso di contrada Cicco Severini, luogo scelto dalla regione per lo scarico del depuratore di Casamassima. Qui c’è stato l’evento nell’evento, la cerimonia di apposizione di un ceppo con una targa in memoria di Renata Fonte, assessore del comune di Nardò uccisa a 33 anni nel 1984 per aver difeso Porto Selvaggio dalla speculazione edilizia. Una battaglia in difesa dell’ambiente e della legalità che le è costata la vita.

Alla cerimonia ha partecipato la figlia di Renata Fonte, Viviana Mantragola, presente stamattina con la figlioletta e il marito. «Avevo la vostra stessa età» ha detto rivolgendosi ai bambini, quando mani e mandanti criminali le hanno portato via la madre. E’ stata una testimonianza a tratti commovente, soprattutto quando Viviana ha fatto scoprire la targa dalla bandiera italiana a sua figlia. Poi oggi ricorrono anche i 23 anni dalla strage di Capaci (a cui Viviana ha accennato) che ha dilaniato le vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e dell’intera scorta che accompagnava il giudice e sua moglie in quel tragico 23 maggio 1992. Due fatti che segnano la storia presente del nostro paese, la impregnano di due grandi valori, ambiente e legalità, la difesa dei quali traccia lo spartiacque tra civiltà e inciviltà, tra il rispetto per la vita e la barbarie.
Una giornata importante quella di oggi, anche per questo suo intrecciarsi con la vita e l’esempio di persone che hanno reso migliore il nostro Paese.

Il comitato intercomunale Salviamo Lama San Giorgio ringrazia le scuole, i dirigenti scolastici, i bambini, la insegnanti e le "ecomamme"; ringrazia le Forze dell’Ordine, i carabinieri, che hanno gestito in modo impeccabile la sicurezza della manifestazione, aiutati dalla Protezione Civile Ali Verdi, dalla Protezione Civile di corso Garibaldi e dall’ANPANA, associazioni di volontariato che ringraziamo allo stesso modo.

Grazie anche alla F. Divella S. p. a., a “Il Piatto della Salute”, alla Giuliano Puglia Fruit e al CONAD, ditte alimentari e agroalimentari che hanno offerto la colazione (biscotti, taralli, ciliegie, acqua e bibite) che i bambini hanno piacevolmente consumato nella lama stamattina tra un lancio di aquiloni e una corsa sull’erba.
Grazie anche alla ditta Gassi-Esposito che ci ha messo a disposizione i bidoni della raccolta differenziata, al consiglio di amministrazione dell’ASP “Monte dei Poveri” e all’amministrazione comunale che hanno supportato il comitato nell’organizzazione della manifestazione. Grazie all’Archeoclub di Rutigliano e a Legambiente Mola di Bari per la loro collaborazione.

Oggi abbiamo lanciato un segnale a chi governa il territorio pugliese, a chi è a capo della sciagurata scelta di scaricare la fogna depurata di Casamassima nella lama a Rutigliano: c’è una intera comunità che non è d’accordo con quella scelta. Una comunità che da quattro anni si sta battendo in modo pacifico, civile e democratico per evitare che lama San Giorgio si trasformi in un banale canale di scolo della fogna depurata. Una comunità che chiede rispetto, delle loro opinioni, delle loro istanze di tutela ambientale, del loro territorio, del loro futuro.

Gianni Nicastro
Portavoce del comitato intercomunale
“Salviamo lama San Giorgio”


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