di Rosalba Lasorella
Un giorno sì ed uno no. Un giorno no ed uno sì. “Come i fagiolini” direbbe qualcuno. Non conosciamo l’esatta identità del protagonista di questa storia; di lui sappiamo che, con sorprendente metodicità, confeziona i suoi rifiuti e a giorni alterni li distribuisce per le strade che incrociano Via Conversano. In particolare, posiziona i suoi caratteristici pacchetti sotto le auto parcheggiate, in previsione del fatto che guidatori inconsapevoli li schiacceranno mettendo in moto.
La confezione è accurata: una busta di plastica o un foglio di giornale avvolge l’umido, la carta, la plastica -evidentemente non differenziati in casa- mentre un filo di spago stringe gli scarti e ne limita la fuoriuscita. Il fenomeno perdura da mesi e i residenti della zona, pur nutrendo dei sospetti, non sono ancora riusciti ad individuarne il responsabile.
Intanto, non sono mancati problemi d’ordine pubblico: circa sei mesi fa, quasi all’avvio del sistema di raccolta differenziata porta a porta, un pacco “sospetto” è stato avvistato nei pressi del Tribunale di Rutigliano e, nel timore si trattasse di un pacco-bomba, sono intervenuti Carabinieri, Polizia Municipale e Vigili del Fuoco. Falso allarme, per fortuna.
Ora, non sappiamo quale sia il senso sotteso a questo tipo di manifestazioni, se la volontà è quella di protestare, di divertire (meglio divertirsi) o di creare un disagio. Sappiamo, però, che il tempo speso a confezionare così accuratamente i rifiuti potrebbe essere impiegato a differenziarli e la pulizia della città farebbe senza dubbio più notizia.