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DAL VANGELO SECONDO BARI

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Virtus Rutigliano - Adelfia in Movimento 9-2

Marcature: 4' Sardella; 7' Pavone; 14' Lemonache; 18' Sardella; 31' Luceri (p.t.); 31' Sardella; 32' Straziota (AM); 33' Pavone; 40' Lemonache 47'Sardella
Virtus Rutigliano: Schembri; Dipinto; Lacoppola; Gassi; Altieri; Sardella; Teofilo; Pavone; Baylan; Luceri; Lemonache; Conenna.
Adelfia in Movimento: Longo; Campagna; Paradiso; Bigica; Taccogna; Iurino; Loseto L.; Gasparro; Cesario; Straziota; Loseto M.; Arborea.
Arbitro: Mattia Nisi di Taranto

Qualcuno avvisi subito i Maya, perché ammesso che sia vero il 21 dicembre 2012 arrivano gli alieni, sono arrivati in anticipo. La migliore Virtus della storia fa razzia delle macerie dell’Adelfia in Movimento, capolista e dominatrice del campionato, come i Visigoti di Alarico a Roma e affossa Longo, che nella partita di andata era stato più che il migliore in campo, sotto un muro di 9 reti. Di Bari sceglie Schembri fra i pali, Teofilo centrale, la coppia di laterali Lemonache-Lacoppola e come riferimento avanzato il bomber Sardella mentre l’Adelfia in Movimento schiera Longo fra i pali, Bigica come ultimo uomo, Iurino e Cesario laterali e Straziota pivot. La gara però parte subito e senso unico e tale rimarrà, a parte negli ultimi momenti del secondo tempo, quando però far rifiatare i giocatori è lecito.

La prima azione del match è della capolista, che prova subito a farsi vedere dalle parti di Schembri, almeno finché i ritmi alti rutiglianesi non spezzano la resistenza della capolista, che dopo averci provato con Iurino, deve arrendersi dinnanzi al tiro al volo di Sardella, che raccoglie il tiro rimpallato di Lacoppola e lo scaglia in rete col  suo sinistro. Lemonache è un vulcano, e macina chilometri in contropiede, e così partendo dalla destra, sua naturale posizione, riesce a mettere il pallone splendidamente in mezzo, Sardella non ci arriva, ma il taglio sul secondo palo del capitano Pavone è perfetto, e a coronare la partenza perfetta al settimo minuto è già 2-0. Mister Violante chiede giustamente time-out, ma contro una Virtus così forse sarebbe meglio chiedere pietà o un miracolo al santo di cui si è devoti.

Il 3-0 è questione di minuti, tre per la precisione, e ancora Lemonache riceve sulla destra, fa di Loseto un sol boccone come in una favola, e trova il lieto fine con un sinistro morbido che abbraccia il palo e finisce alle spalle di Longo. La Virtus titaneggia come Gulliver fra i lillipuziani e Sardella è lesto ad avventarsi su un pallone vagante in area dopo un errore su disimpegno di Taccogna e sigla il 4 a 0. La pressione dei rutiglianesi non cala, vogliosi di dimostrare che il primo posto è il loro habitat naturale, anche se Longo per cinque minuti diventa quello del match di andata, e dice no alle conclusioni in uno contro uno di Lemonache e di Luceri, il quale colpisce anche un palo e in un’altra occasione, vede il suo tentativo stoppato sulla linea da Taccogna. Il 5 a 0 prima della fine del primo tempo è però il minimo che ci i possa aspettare dai rutiglianesi, ed infatti arriva al 31’ con Luceri, che dalla destra, elude i difensori avversari con un doppio dribbling, e tira una stoccata di sinistro che finisce sul fondo della rete, siglando così il 150° gol della Virtus nel campionato 2011/2012.

Quintetti invariati per l’inizio del secondo tempo, anche se la capolista è assolutamente invisibile, così come è invisibile Sardella, che si nasconde dietro la difesa dell’Adelfia, riceve un lungo lancio dalla difesa in un’azione quasi da calcio a 11 e inaugura l’agonia degli “invincibili” (0 sconfitte finora in campionato) anche per la seconda frazione. Per fortuna di chi ama lo spettacolo, però, l’elettroencefalogramma dell’Adelfia in Movimento non è piatto, e trova il gol della bandiera con Straziota, che riceve da Loseto dopo una bella giocata e batte Schembri per la prima volta. L’azione simbolo del match, non può che venire da uno dei giocatori simbolo della Virtus, Pavone, che rispondendo con la stessa moneta (la fisicità) agli avversari, estirpa il pallone dai piedi del più fisico degli avversari (Straziota) si fa tutto il campo, dai e vai con Sardella, e distruzione della porta avversaria.

Se avete perso il contro, siamo sul 7 a 1. L’Adelfia prova a spingere, con buona pace della Virtus, che trovando praterie aperte in contropiede non deve affannarsi per trovare la rete, ma ha solo bisogno di correre un po’: e quando c’è da correre, è il momento di Lemonache, che si fa tutto il campo, cucchiaio a scavalcare Longo e ottava rete per i suoi. Il peggio sembra non finire per l’Adelfia, che perdono il loro portiere Longo, per espulsione a causa di una parata fuori area e subiscono il 9-1 durante l’inferiorità numerica, con un bello scambio fra Sardella e Lemonache concluso dal tiro del laterale polignanese. Gli ultimi cinque minuti sono tutti di marca adelfiense, che probabilmente intuiscono che se tengono il pallone loro difficilmente subiranno altri gol, e possono provare a segnarne: buona circolazione, palla in verticale di Bigica per Paradiso e gol del definitivo 9 a 2. A questo punto la Virtus è capolista, con 1 punto di vantaggio sulla seconda e il riposo all’ultima giornata. Nessuno può sapere se questo punto basta per vincere il campionato, o se per guadagnarci la C1 dovremo attraversare l’arduo cammino dei playoff: questa partita ci ha dimostrato che il futsal è un arte che possiamo permetterci di insegnare agli avversari, e che, qualunque cosa possano pensare osservatori del campionato impari, i PIU’ FORTI SIAMO NOI!

Ufficio Stampa Virtus Rutigliano

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