Basta andare in villa la domenica mattina e si capisce subito che si stanno avvicinando le festività natalizie. E’ un campo di battaglia. Miniciccioli, cipolline, tric e trac, ma anche raudi e magnum. Insomma, camminare di questi tempi in villa di domenica non è proprio rilassante. Chi passeggia deve stare attento a non farsi beccare all’improvviso, perché un magnum sparato a pochi metri ti stordisce l’udito per diversi giorni; sparato proprio sotto i piedi, l’udito te lo può anche compromettere. Non parliamo di cosa può succedere se un petardo del genere, di “libera vendita”, esplode nella mano o vicino al viso.
Proprio ieri mattina in villa abbiamo assistito al sequestro di una discreta quantità di petardi operato da due vigili urbani. La cosa che più ci ha impressionato è che quella polvere da sparo confezionata nel cartone i vigili l’hanno sequestrata a bambini di 8-12 anni. Accerchiati da un nugolo di chiassosi minorenni, che reclamavano i petardi sequestrati, i vigili hanno dovuto farsi spazio per andarsene.
Su input del comandante Francesco Vita, la polizia municipale ha intensificato il servizio di controllo e prevenzione sull’uso dei petardi in luogo pubblico, per una questione di sicurezza dei cittadini e anche di chi questi gingilli li manipola.
Siamo stati al comando e quelli a cui abbiamo fatto le foto (qui pubblicate) sono i petardi sequestrati a bambini tra sabato e domenica. Si tratta di cipollette e miniciccioli, ma anche di scatole da 20 di “magmum”, un petardo di 10 cm di lunghezza e 1-1,5 di diametro, carico fino 5-6 grammi di polvere da sparo sia nera che grigia (più potente).
“Magnum e Super Magnum: con 3 gr circa di materiale esplodente possono causare la perdita delle dita o delle loro funzioni” ha scritto su italiasalute.it il dott. Riccardo Busa, specialista in microchirurgia e chirurgia della mano presso il Policlinico di Modena. In riferimento ai botti di capodanno e ai numerosi infortuni che in quel giorno si verificano in tutta Italia, il dott. Busa scrive ancora “che un ferito in questi casi è nel 65% un paziente che ha perso uno o più dita della mano. Nel 20-25% la ferita riguarda l'occhio con danni variabili fino alla perdita completa della vista. E' mio dovere sottolineare che nella grande maggioranza dei casi le lesioni da scoppio lasciano purtroppo danni permanenti e irrimediabili”.
I bambini sono le prime vittime dei botti, far loro maneggiare petardi del genere Magnum è, dunque, estremamente pericoloso. “Più della metà degli infortuni capitano ai bambini al di sotto di 15 anni”, è quanto si legge in un articolo scritto su www.giornal.it da un altro medico, il dott. Pier Paolo Mauro, primario del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto Clinico Salus di Alessandria. L’articolo, pubblicato il 30 dicembre del 2010 ha un titolo molto eloquente: “Buon Capodanno ma via le mani dai petardi”. “Le lesioni da petardo -scrive il dott. Mauro- colpiscono più frequentemente le mani, gli occhi ed il volto e sono caratterizzate da ustioni, ferite lacero-contuse, fino ad arrivare ad amputazioni delle dita o dell’intera mano e perdita della funzione visiva”. “Il petardo -scrive ancora- è in grado di danneggiare tutti i tessuti che compongono la mano, dalla cute alle ossa”.
La vendita dei magnum e vietata ai minori di 14 anni, è scritto finanche sulla confezione. Come ci siano finiti quei petardi di “grosso calibro” nella mani di bambini molto sotto i 14 anni è un mistero, o forse no. Abbiamo chiesto, sempre domenica mattina, a un paio di edicole-cartolibreria se vendono questo tipo di petardi a bambini sotto i 14 anni, la risposta è stata «no, li vendiamo solo se accompagnati dai genitori».
E’ possibile che i magnum di ieri siano stati messi nelle mani di quei bambini proprio dai loro genitori? Noi stentiamo a crederlo. Quale genitore è così irresponsabile da mettere un ordigno in miniatura nelle mani del proprio figlio! «Non ci credete? Se foste qui vedreste quanti genitori vengono con i propri figli a comprare i petardi, anche i magnum», ci ha detto l’altro esercente. C’è da rimanere trasecolati, anche se si stenta a credere che in un mese come dicembre, in cui la domanda e, quindi, il business sui petardi, aumenta vertiginosamente simili articoli non siano venduti direttamente anche a minori di 14 anni.
Bene fa, dunque, la Polizia municipale di Rutigliano a intensificare i controlli, ma la prevenzione dovrebbe cominciare dai punti vendita di questi prodotti, così facilmente accessibili ai bambini.
Ci è stato riferito che, proprio per intervenire in modo più incisivo sul fenomeno, il sindaco Roberto Romagno nei prossimi giorni emanerà una ordinanza che vieterà la vendita e l’uso di petardi. Non ci sono stati forniti dettagli su questa ordinanza, non sappiamo se sarà rivolta anche a chi vende questi prodotti e se il divieto sarà assoluto o limitato solo ai minori di 14 anni. Staremo a vedere.
Attenzione!
La foto scaricabile è molto cruenta. Si tratta della mano di uno sfortunato giovane di Taranto (22 anni) rimasto vittima di un incidente da fuochi d’artificio nella notte del 29 dicembre 2010.
Clicca qui (la foto è terribile)