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Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

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COMINCIATA LA STAGIONE DELLA PLASTICA BRUCIATA

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E’ cominciata la stagione del polietilene bruciato e abbandonato abusivamente. Per parecchi giorni, la settimana scorsa, abbiamo visto reti agricole "diligentemente" impacchettate e disseminate per tutta la città a ridosso dei contenitori della differenziata.

Di questi periodi, ogni anno, c’è una recrudescenza dei due fenomeni legati forse al fatto che si cominciano a fare i lavori più impegnativi agli impianti di uva da tavola. Insieme alle “pompature” si opera ad allestire i tendoni con materiali plastici, questo è -dunque- il momento in cui ci si disfa delle reti e dei teloni vecchi, non più servibili.
Per ignoranza, per comodità, perché così è gratis o, anche, per menefreghismo puro, questo materiale viene abbandonato nel migliore dei casi o bruciato, che è una vera e propria sciagura.

E’ successo l’altro sabato in contrada Madonna della Stella, proprio a un centinaio di metri dalla storica chiesetta rurale. Un rogo di teloni e rifiuti in legno in un campo incolto attorniato da tendoni carichi di plastica. Alcuni agricoltori che stavano facendo dei lavori da quelle parti ci hanno chiamato per segnalare quello che stava accadendo.

Il fumo nero-petrolio ha invaso i tendoni vicini sotto vento per poi dirigersi sul paese. In un fondo, proprio di fronte, c’erano due agricoltori che si sono visti invadere dal fumo nero il tendone nel quale stavano lavorando, non si riusciva a respirare. Hanno visto tutto: una persona che ha accatastato i teloni e i rifiuti e gli ha dato fuoco. Poi è sparita nel tendone a ridosso, un po’ più in là, del fondo incolto su cui stava avvenendo l’incenerimento a cielo aperto di rifiuti speciali. Disseminata in quel fondo c'è ancora altra plastica che è probabile faccia la stessa fine.

Abbiamo chiamato i Vigili Urbani, ma non sono potuti intervenire perché impegnati altrove. Il “criminale” ecologico l’ha fatta franca. Come l’hanno fatta franca ieri quelli che hanno appiccato il fuoco a un'altra discarica, ormai da anni allestita sotto il ponte della circonvallazione che si trova andando verso l’incrocio canalizzato di Noicattaro-Cellamare.

Intorno alle 15:00 si è levata una colonna di denso fumo nero. Tutti i rifiuti che erano lì abbandonati sono andati a fuoco. Il luogo si è trasformato in un enorme altoforno alimentato dalla grande quantità di plastica (teloni) presente nella discarica. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i Vigili Urbani e la Protezione Civile.


Non è la prima volta che sotto quel ponte si incendiano i rifiuti, tant'è che la campata è completamente annerita dal fuoco. Le travi prefabbricate di cemento compresso hanno subito numerose scottature. Il calore che si sprigiona nell'incendio di materiale plastico è elevato, bisognerebbe che chi ha la competenza su quella struttura (la Provincia?) commissioni una verifica tecnica sulla tenuta e stabilità di un ponte su cui viaggiano quotidianamente migliaia di auto e camion.

A breve il video del rogo sotto il ponte con l’intervista al caposquadra dei Vigili del Fuoco e al Vigile Urbano ten. Giovanni Radavid.


Madonna della Stella
























































































































Rogo spento
ponte Crconvallazione
























































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