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SUL VALORE DELLE TRADIZIONI, PREMIO “MAUROGIOVANNI”

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E’ stato istituito nello stesso giorno del secondo anniversario della sua morte (avvenuta il quattro marzo 2009), un premio per i giovani in memoria di Vito Maurogiovanni, l’illustre scrittore barese, per molti anni legato affettuosamente alla “Città dei fischietti”. Qui, quando poteva, Vito amava incontrare “gli amici di Rutigliano”, specie in occasione della presentazione di alcuni suoi testi come “La città e i giorni”, libro proposto con successo nella nostra sala Consiliare il 12 dicembre 2007.

“Come eravamo”, così è stato intitolato il concorso in suo onore dedicato ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Bari e provincia, ispirato all’omonima fortunata rubrica della Gazzetta del Mezzogiorno, curata per anni dallo stesso Maurogiovanni.

I suoi indimenticabili pezzi giornalistici, scritti fino a poco tempo prima della sua scomparsa, nonostante l’infermità, si ritrovano nel libro dallo stesso titolo della pagina del noto quotidiano pugliese. Una rassegna di storie, personaggi e fatti del passato della città di Bari. Tanti avvenimenti e racconti di un tempo annotati dalla magica penna di Maurogiovanni e consegnati alle giovani generazioni future.

Un tuffo, quindi, nel passato per riscoprire le radici, le usanze e i luoghi della nostra terra, utilizzando il dialetto, divenuto anche per merito di Vito Maurogiovanni, eccezionale cantore della tradizione popolare barese e pugliese, una vera e propria lingua.

L’iniziativa, promossa dall’Unione Cattolica Stampa Italiana di Puglia, concordata e condivisa dalla famiglia Maurogiovanni, Comune di Bari, Provincia di Bari, Ufficio Scolastico per la Puglia, è stata presentata nella gremita sala del Consiglio comunale di Bari (davanti anche ad alcune classi di studenti baresi) da Celeste Maurogiovanni ed Enzo Quarto, presidente dell’Ucsi Puglia, insieme al vicepresidente della Provincia Nuccio Altieri, all’assessore comunale alle politiche giovanili Fabio Losito, al capo di gabinetto del sindaco Emiliano, Antonella Rinella e agli attori Rino Bizzarro e Vito Signorile.

«Vorrei ricordare Vito -ha esordito Quarto- con le stesse parole con cui Rino Bizzarro ci aiuterà ad entrare nel suo spirito leggendo un passo del suo libro “I santi in casa mia”». E continuando ha, poi, spiegato gli obiettivi del premio, tra cui in particolare la «scoperta del valore delle tradizioni, con la lettura agli studenti di storie del passato, rivissute dalla sensibilità e dall’intelligenza critica di Maurogiovanni, per conoscere e capire “come eravamo”».

«Parlo a nome di tutta la famiglia Maurogiovanni. Mio padre -ha detto la figlia Celeste- andava spesso nelle scuole, amava presentare lì i suoi libri, gli piaceva raccontare la Bari del passato, credeva nel valore morale della comunicazione. Non potevamo che pensare agli studenti come destinatari del Premio, affinché recuperino il senso della memoria».

«Il premio -ha continuato Celeste- seguirà questo percorso (che ricorda alcune date significative della vita di mio padre): entro il 15 giugno (San Vito) uscirà il bando che definirà i termini della gara tra le produzioni artistiche dei ragazzi, da inviare entro il 27 dicembre, giorno del suo compleanno. La valutazione si protrarrà fino al 4 marzo 2012 e la premiazione è fissata per l’8 maggio 2012, giorno della festa di San Nicola».

Intervenendo in sostituzione del presidente della Provincia Francesco Schittulli, Nuccio Altieri, vicepresidente, lo ha così definito: «Era un esempio magnifico della ‘baresità’: con la sua opera mostrava a tutti che le gioie più belle sono quelle del quotidiano. Non vogliamo commemorarlo ma far rivivere le sue parole nei giovani, perché solo ripensando al meglio che siamo stati, continueremo a migliorare».

«Notevole è stata la mia frequentazione con Vito Maurogiovanni», così il ricordo dell’attore Vito Signorile. «Faccio parte di una schiera di amici che ha avuto il privilegio di festeggiarlo in vita e di aver praticato le sue opere in veste di drammaturgo. E’ importante recuperare il meglio del nostro passato in vista del nostro futuro».

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’attore e regista Signorile ha, poi, annunciato la messa in scena, da parte del Teatro Abeliano, de “Il re borbone e i tre barboni”, un testo inedito di Maurogiovanni, rinvenuto recentemente dalle due figlie e destinato in origine alla radio.

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