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CENTRO STORICO. UNA SERIE DI PROPOSTE DAL COMITATO

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Un lavoro certosino quello che hanno fatto i residenti riuniti nel Comitato per il Centro Storico. Il 27 gennaio scorso, in una riunione pubblica, hanno stilato un documento che ridisegna la vita nel borgo antico per quel che riguarda la viabilità, l’accesso, il parcheggi, gli orari, le attività pubbliche, l’igiene e la sicurezza. Proposte che vorrebbero sottoporre all’attenzione del sindaco Roberto Romagno, col quale il 4 febbraio scorso hanno avuto un primo, interlocutorio, incontro che si è concluso con l’impegno del primo cittadino di fissare quanto prima un altro incontro di approfondimento sulle proposte fatte dal comitato. Di quali proposte si tratta, come i residenti vorrebbero risolvere gli atavici problemi del centro storico è presto detto.

ACCESSO, SOSTA, VIABILITA’
Il documento suddivide idealmente il centro storico in settori partendo dalle uniche due strade che permettono l’accesso: via Porta Nuova e via Marconi. Si prevede una disciplina di accesso in base agli orari, ai singoli giorni della settimana e alle esigenze dei residenti.
Dalle due vie, dunque, accesso consentito solo ai residenti e, in determinate fasce orarie, a chi accompagna i bambini all’asilo delle suore o per il carico e scarico delle merci. “Al di fuori della fascia oraria di accesso limitato l’entrata sarebbe consentita solo ai residenti”, dice il documento. “E’ possibile -prosegue- ipotizzare alcune giornate di chiusura totale del traffico, ad esempio la domenica o nelle festività più importanti”.

Su via Marconi il comitato propone di mettere dei “dissuasori all’altezza dell’incrocio con Corso Mazzini, ad esempio delle fioriere, per impedire il parcheggio” selvaggio. Su Piazza XX Settembre e via D. Martinelli dovrebbero poter accedere con l’auto anche i residenti di “Piazza C. Battisti ( via Dietro il Castello, via M. Troiano ecc) in alcune ore della giornata (ad esempio la mattina) assegnando agli stessi il telecomando della barriera mobile”.
Lo stesso dovrebbe avvenire su via D. Martinelli, attraverso l’ausilio di una “barriera mobile all’incrocio con corso Mazzini” in modo da permetterne l’accesso ai soli residenti della stessa via D. Martinelli e a quelli di via Porticella, fornendo loro, ovviamente, l’apposito telecomando. Il tutto dovrebbe essere regolamentato in modo flessibile, sulla base di fasce orarie e di chiusura totale in particolari giorni di festa. Insomma una regolamentazione degli accessi motorizzati che riguarda tutte le zone del centro storico.

PARCHEGGIO
Qui il comitato propone di rivedere la vecchia segnaletica perché “non più idonea alle esigenze attuali” e di istituire il “divieto generalizzato di parcheggio in tutto il centro storico” prevedendo “parcheggi all’esterno della cinta muraria”. L’area individuata è da Corso Garibaldi sino a Corso Mazzini, qui dovrebbe essere possibile riservare -sul lato sinistro- “tanti posti auto quanti sono gli aventi diritto residenti”; insomma, il parcheggio riservato.
C’è un’altra ipotesi: “quella di prevedere il parcheggio all’interno del centro storico solo ai residenti con ampliamento delle aree esterne dedicate al parcheggi da Corso Garibaldi sino a Corso Mazzini”. “In entrambi i casi -dice ancora il documento- si propone di riservare aree ai soli residenti dinanzi a Porta di Bari, in Piazza Gesù Bambino di Praga. Inoltre sono ipotizzabili altre aree riservate ad esempio in Piazza Kennedy e parzialmente in Piazza Colamussi”.

ATTIVITA’ PUBBLICHE
Qui si propone “l’istituzione di un codice di regolamentazione che le associazioni e, più in generale, chiunque voglia svolgere un evento all’interno del centro storico, sia tenuto a sottoscrivere prima della realizzazione dello stesso e del rilascio della relativa autorizzazione”. Una specie di regolamento di utilizzo del centro storico per le feste e le manifestazioni in genere, che imponga orari e un codice di comportamento rispettoso del decoro urbano e della quiete pubblica. I residenti vorrebbero non vedere più il centro storico cosparso di rifiuti dopo ogni festa, quindi pongono una questione di igiene, ma anche di sicurezza e di preventiva comunicazione delle eventuali manifestazione in modo da “evitare intralci alla realizzazione delle strutture e allo stesso tempo disagi alla popolazione residente”.

E’ chiaro che questa regolamentazione complessiva della parte antica della città, quand’anche fosse ottenuta dal comitato, ha un senso -e potrebbe funzionare- solo a condizione che il comune si impegni a garantire il dovuto controllo. Anche ora il centro storico è in qualche modo regolato, soprattutto nell’accesso e la viabilità, ma la mancanza assoluta di controlli ha portato alla situazione e alla invivibilità di oggi.
Il ruolo fondamentale in tutta questa vicenda, dunque, lo giocano i controlli (Vigili Urbani e Carabinieri), senza controlli non esiste regolamentazione che tenga.

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