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DISCARICA ED EMERGENZA. INTERVISTA A ROCCO LOMBARDI

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Tutti si aspettavano stamattina i cancelli chiusi alla discarica di Conversano, invece no. La situazione, allo stato, è di normale e ordinaria amministrazione. La discarica è aperta, i camion stanno scaricando.
C’è chi, in questi giorni, sta chiedendo l’attivazione immediata degli impianti complessi già realizzati e potenzialmente attivabili, per scongiurare una incombente emergenza rifiuti dovuta al sequestro della discarica avvenuto venerdì scorso ad opera dei carabinieri del NOE.

«Il nostro impianto è attivo, il problema è sulla discarica», ci dice al telefono Antonio Albanese, amministratore della Progetto Ambiente che ha costruito l’intera piattaforma-rifiuti di Conversano e ne gestisce attualmente una parte.

La biostabilizzazione sta, dunque, ricevendo i rifiuti. «Si, si. Fino a quando c’è spazio per riceverli non c’è problema». Sull’attivazione immediata degli impianti, cosa ci dice? «Lei sa benissimo che tra 20 giorni, un mese, ci sarà una gara». Può succedere una cosa del genere con una gara d’appalto in itinere? «Guardi sig. Nicastro, io non lo so. Noi siamo esecutori di ordini», ci dice ancora il geometra Albanese. «Non posso dire una cosa che non dipende da me. Ci può essere un ordine della Provincia, del commissario delegato che dica “attivate a prescindere”». «Se però vuole la mia opinione personale -conclude il gestore dell'inceneritore di Massafra- mi sembra improbabile perché c’è una gara in corso».

Abbiamo anche intercettato il dott. Rocco Lombardi, amministratore unico della “Progetto Ambiente” e della Lombardi Ecologia, proprietaria della discarica sotto sequestro.

Salve dott. Lombardi, Stamattina nel bacino Bari/5 sono tutti agitati. Che fate chiudete i cancelli della discarica?
«Non lo so, io aspetto ordini, lo sapete, sono un esecutore di ordini. Stiamo aspettando ordini dalla Provincia e dalla regione. Se dovesse intervenire il sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria, noi chiudiamo».

Mi pare che il sequestro sia già intervenuto, sequestro della discarica con facoltà d’uso, o no.
«No, il sequestro è avvenuto da parte dei NOE, non è stato ancora convalidato dall’Autorità giudiziaria».

L’Autorità giudiziaria potrebbe convalidare il sequestro sempre con facoltà d’uso?
«Non ti so dire, mi sembrerebbe strano che lascino la facoltà d’uso. Se un impianto non è autorizzato non dovrebbe avere neanche la facoltà d’uso».

Ho capito. La provincia, però, dice che c’è volumetria fino al 20 marzo prossimo, che l’ordinanza di agosto 2010 del presidente Schittulli scadrebbe allora. E così o no?
«La provincia dice che il tempo dell’ordinanza scade il 20 marzo, la volumetria va oltre il 20 marzo, non è un problema di volumetria. La volumetria non scade il 20 marzo, va ben oltre».

Quindi la scadenza di cui si parla è dell’efficacia dell’ordinanza non delle volumetrie.
«Non delle volumetrie».

Le volumetrie, secondo la Lombardi Ecologia ci sono ancora.
«Secondo il GPS, che calcola (è una cosa matematica, non può sbagliare) ci sono volumetrie».

Il GPS sarebbe il sistema di rilevamento satellitare.
«Si, il sistema satellitare».

Di quanta volumetria ancora si tratta, dott. Lombardi.
«Sui 30.000 metri cubi».

Ad oggi, quindi, ci sono ancora 30.000 metri cubi?
«Si».

E all’attuale ritmo di abbancamento, quando si esaurirebbero, eventualmente, quei 30.000 mc.
«Non andranno mai ad esaurirsi perché il 14 marzo c’è la gara (gara d’appalto per la gestione degli impianti bandita dal commissario delegato Nichi Vendola, n.d.r.). Siccome è una gara per cui non c’è da presentare un progetto, non è necessario neanche fare le valutazioni. Per questo l’iter di aggiudicazione sarà veloce».

Lei pensa che sarà aggiudicata in tempi brevi.
«Si, si tratta di mettere solo il prezzo».

C’è chi a Conversano sostiene che, per non andare in emergenza, bisogna far partire gli impianti e, quindi, la discarica di servizio soccorso. Secondo lei è fattibile una cosa del genere?
«Tutto è fattibile nella vita. Certo bisogna vedere le valutazioni più giuste da fare. Con una gara che parte il 14 marzo, cioè tra 20 giorni, mi sembra strano, sarebbe una cosa illogica far partire un impianto e pregiudicarla. Tra 20 giorni si va a regime, questo voglio dire. Una motivazione tecnica non penso possa esistere, una logica neanche».

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