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CENNI STORICI

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Rutigliano nasce dai preesistenti insediamenti peuceti di Azetium (in contrada Castiello) e Bigetti (in contrada Purgatorio) posizionati sulle lame che solcano il territorio comunale e che in passato assolvevano al ruolo di vie di comunicazione tra l'entroterra e la costa.

Il 24 agosto 1059 il papa Niccolò II emanò una bolla che riconosceva a Rutigliano il particolare status di nullius diocesis, cioè territorio privo di vescovo e soggetto direttamente a Roma. Era infatti l'arciprete della chiesa di Santa Maria della Colonna, nominato direttamente dal Papa, ad esercitare funzioni quasi-vescovili. Tale privilegio fu abrogato solo nel 1662. Successivamente Rutigliano fu sottoposta all'autorità del vescovo di Conversano.

Primo conte di Rutigliano fu il Normanno Ugo Bassavilla (intorno al 1108) che probabilmente fece costruire la torre normanna e ampliò la chiesa di Santa Maria della Colonna, dove è conservata una lapide con lo stemma del casato e l'iscrizione UGO FIL.US ASGOT DINASTA FUNDATUR (Ugo figlio di Asgot fondatore della dinastia)

Nel 1194 subentrarono gli Svevi e in seguito gli Angioini nel 1266. Carlo II d'Angiò nel 1304 donò metà feudo al Real Capitolo di San Nicola di Bari e l'altra metà a Giovanna di Anselmo de Chanbros. Vari feudatari si susseguiranno nei secoli seguenti. Gli Orsini del Balzo, i Filomarino, i d'Azzia, gli Acquaviva, la regina Bona Sforza di Polonia, i Brancaccio, i Pappacoda, i Carafa di Noja e i Lamberti di Bari, fino all'abolizione della feudalità del 1806.

Il toponimo deriva probabilmente dal nome di persona latino Rutilius con l'aggiunta del suffisso -anus; secondo un'altra interpretazione esso è connesso all'aggettivo rutilus da cui "città della terra rossa" per la cospicua presenza di affioramenti di argille.

Lo stemma comunale riprende lo stemma araldico di Ugo Bassavilla primo feudatario normanno di Rutigliano: di rosso ai due grifoni con le ali spiegate d'oro confrontati e controrampanti una colonna dello stesso, sormontata da globo imperiale cimato di una croce, il tutto poggiato su di una terrazza d'oro.

 

 

 

 

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