Parte da Rutigliano il progetto “E’ una questione di fisica, la guida si-cura”

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COMUNICATO STAMPA
 
“È UNA QUESTIONE DI FISICA, LA GUIDA SI-CURA”, PARTE DA RUTIGLIANO IL PROGETTO PER LA SENSIBILIZZAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE
Sabato 23 marzo, dalle 9 alle 13, in via Falcone a Rutigliano 30 neopatentati si alterneranno in prove pratiche dinamiche in Via Falcone (nei pressi dell’istituto scolastico Ilaria Alpi), dalle 9 alle 13


Parte da Rutigliano il tour del progetto “E’ una questione di fisica, la guida si-cura”, finalizzato a promuovere iniziative di sensibilizzazione alla sicurezza stradale e di monitoraggio della percezione del rischio nei giovani conducenti. Il progetto è strutturato in un tour che toccherà 10 comuni dell’area metropolitana di Bari e la prima tappa si terrà sabato 23 marzo in Via Falcone (nei pressi dell’istituto scolastico Ilaria Alpi) a Rutigliano, dalle 9 alle 13 dove si alterneranno i 30 neopatentati nelle prove pratiche dinamiche. Il progetto, a cura dell’Accademia Pedagogica della Circolazione Italia, è patrocinato dalla Città Metropolitana di Bari e da tutti i comuni aderenti. L’iniziativa è in parte finanziata dalla Polizia Metropolitana con i proventi delle contravvenzioni al codice della strada.

Il progetto si pone l’obiettivo di essere il corso di guida sicura specifico per neopatentati. Un classico corso di guida sicura mira ad un addestramento pratico alla gestione di una situazione di emergenza, “E’ una questione di fisica, la guida si-cura” è un addestramento mentale atto a evitare che la situazione di emergenza si verifichi.
Le statistiche parlano chiaro: i giovani conducenti corrono il rischio di trovarsi coinvolti in un incidente stradale con maggiore frequenza rispetto ai guidatori più esperti e con maggiore età. Una sottostima del rischio e una sovrastima delle capacità di controllo del veicolo sono una delle potenziali cause degli incidenti stradali tra i giovani. Uno dei fattori legati alla guida pericolosa è quello del desiderio di ricercare sensazioni forti ed eccitanti (il così detto “sensation seeking”). L’eccesso di velocità, la violazione delle norme i comportamenti rischiosi alla guida risultano essere, quindi, collegati alla presenza di alti valori di sensation seeking in quanto, tali individui provano piacere e gratificazione in queste circostanze.

L’evento è strutturato in due momenti formativi, uno teorico in aula e uno pratico su piazzale appositamente allestito.  In prima battuta sarà chiesto ai partecipanti di compilare un questionario composto da alcune informazioni socio-anagrafiche, una scheda relativa a esperienze e stili di guida, un test di personalità sul “sensation seeking” e sulle proprie abilità cognitive connesse alla guida (percezione degli stimoli, tempi di reazione, ecc.).
Dopo un mese circa dall’intervento formativo sarà riproposto un nuovo questionario, al fine di poter effettuare un confronto tra i valori rilevati prima e dopo l’intervento e valutarne conseguentemente l’efficacia.

“La formazione iniziale del conducente - dichiara Domenico Maselli, Amministratore unico di APDC Italia srl e istruttore di guida - deve costituire un importante strumento per sviluppare comportamenti di guida sicura e per aumentare la consapevolezza dei rischi connessi alla guida. Nell’ambito dell’educazione del conducente, infatti, è importante che i giovani non apprendano solo a controllare il loro veicolo e a familiarizzare con il codice della strada, ma anche a valutare i rischi e i fattori di rischio insiti nel traffico stradale, consapevoli delle proprie abilità e dei propri limiti. L’autoscuola di fatto è un luogo dove implementare queste azioni finalizzate ai cambiamenti degli stili di vita e comportamenti dei giovani conducenti. Per questo motivo il progetto “E’ una questione di fisica, la guida si-cura” ha sviluppato un intervento formativo ispirato ai modelli di “insight training” che ha come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza dei giovani circa la pericolosità di alcune situazioni durante la guida, rendere maggiormente realistica la valutazione dei rischi potenziali delle proprie condotte e mostrare i limiti delle abilità cognitive umane. Nel nome è racchiusa l’essenza del progetto: “è una questione di fisica” perché si vuole far conoscere le regole della fisica applicate alla guida di un veicolo per comprenderne la sua pericolosità; “la guida si-cura” perché purtroppo la guida è “malata”. Ogni giorno la strada miete un numero di morti e feriti inarrestabile e non si può rimanere impassibili”.

Seguiranno le altre tappe seguendo il seguente calendario:
-23/03 Rutigliano
-13/04 Bitonto
-14/04 Putignano
-20/04 Molfetta
-04/05 Conversano
-12/05 Monopoli
-19/05 Acquaviva

Le tappe di Bari, Locorotondo e Santeramo in Colle saranno a breve concordate.
Partner dell’evento è la concessionaria AMICAR che per le prove dinamiche ha messo a disposizione due nuovissime SKODA Fabia.

Stefania di Michele

  

 

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