Il rutiglianese Vito Amodio nel team scientifico di ricerca sulla cura del cancro al colon retto

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La notizia è di qualche giorno fa. I giornali l’hanno appresa da un comunicato stampa dell’IFOM (Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare ETS) dal titolo “Modificare l’ecosistema dei tumori del colon retto per aumentare la risposta all’immunoterapia”.

Questa notizia a Rutiglianoonline è stata segnalata via mail da un collega e amico del dott. Vito Amodio, che ha rimarcato come dovrebbe rendere orgogliosa l’intera città di Rutigliano il fatto che un concittadino sia a capo di una ricerca che ha prodotto importanti risultati nella trattabilità del cancro al colon retto con l’immunoterapia. Chi ci ha scritto ha ragione. Già sapere che la ricerca scientifica fa passi avanti nella cura del cancro e una cosa che, in generale, fa piacere a tutti e a tutte le latitudini; fa ancora più piacere quando a fare scoperte così importanti è un tuo concittadino nella qualità di ricercatore.

Nel comunicato si legge che “Ricercatori dell'IFOM di Milano e dell'Università degli Studi di Torino hanno individuato, grazie a esperimenti condotti in cellule in coltura e animali di laboratorio, una potenziale strategia terapeutica per convertire i tumori eterogenei al colon-retto. La terapia potrebbe convertire tali tumori, oggi difficili da curare, in malattie trattabili con immunoterapia, aumentando potenzialmente la percentuale di pazienti che potrebbero beneficiare di questa opzione, per ora applicabile solo nel 5% dei casi con questo tipo di tumori".

Il comunicato riporta alcune dichiarazioni del dott. Amodio. “Due anni fa - spiega Vito Amodio, ricercatore di IFOM, Università degli Studi di Torino e Istituto di Candiolo IRCCS - ci siamo chiesti se fosse possibile aumentare la percentuale dei pazienti che possono beneficiare dell'immunoterapia identificando quei tumori freddi che al loro interno nascondono una componente calda”. “Abbiamo scoperto -dichiara ancora Vito Amodio- che nel piccolo gruppo di tumori eterogenei per lo status del MMR (…)  coesistono aree tumorali potenzialmente fredde e calde da un punto di vista immunologico. Ci siamo chiesti se ci fossero terapie già disponibili in grado di aumentare l'efficacia dell‘immunoterapia per i tumori del colon-retto che al momento non ne beneficiano".

Insomma, una scoperta importante che ha fatto immediatamente il giro del mondo con un articolo, il cui primo autore è lo stesso dott. Amodio, pubblicato su “Cancer Cell”, prestigiosa rivista scientifica che pubblica articoli sulla biologia delle cellule tumorali frutto della ricerca e della sperimentazione in laboratorio.

Qui l'intero comunicato



 

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