Rimossi dalla lama i copertoni e le buste di rifiuti speciali

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Stavano lì, sul costone della lama San Giorgio e, poco distante, nell’area archeologica Parco San Nicola. Sappiamo, da fonti comunali, che quei rifiuti speciali erano lì perlomeno da Pasqua scorsa, noi li abbiamo segnalati in un reportage il 22 aprile successivo (qui). Lo scorso venerdì mattina sono finalmente stati rimossi da una ditta incaricata dal comune, la Daniele Ambiente di Mottola. Una settimana prima, intono al 22 aprile «avevamo già messo in calendario di pianificare tutta questa attività» ci ha detto Marco Zatelli, comandante della Polizia Locale di Rutigliano da agosto del 2021. «Iobonifica-copertoni-lama-1 avrei preferito fare un lavoro organico -ha aggiunto il comandante-, nel senso che ci sono più punti sul territorio, però, chiaramente, quello era caratterizzato per una certa urgenza».

L’intervento di bonifica è venuto a costare 4.800 euro. Insomma, gli incivili smaltitori illegali di rifiuti non solo sono un problema dal punto di vista ambientale, le loro azioni gravano anche economicamente sulle finanze pubbliche. Soldi che potrebbero essere impegnati per cose più costruttive sono spesi per pulire lo sporco di chi abbandona rifiuti in ogni dove, in questo caso in bonifica-copertoni-lama-2mezzo alla natura -quella poca che ci è rimasta- e in un’area archeologica.

Questo intervento richiedeva una certa urgenza per il rischio che tutto quel materiale, soprattutto i copertoni, si incendiasse. «Non è questione di ritardi degli interventi -ci ha detto ancora il comandate Zatelli-, il problema è che ci sono tanti siti; l’anno scorso ne abbiamo fatto undici. Quindi la ricognizione sul territorio, perché, ahimè, gli incivili purtroppo sono tanti, è necessaria un’attività di verifica, dopodiché si deve fare la garabonifica-copertoni-lama-3. Però, ci sono degli interventi da fare con urgenza perché possono esserci dei pericoli concreti». Il pericolo, o il rischio, era che si incendiassero quei rifiuti. «E’ veramente un peccato, perché l’ambiente è un qualcosa che dobbiamo tutelare tutti quanti noi, non lo dico nel mio ruolo professionale, ma come pensiero personale. Credo che per l’ambiente bisogna cercare di avere la massima attenzione».

Al comandante, in ultimo, abbiamo chiesto se sia stato fatto un censimento di queste vere e proprie discariche abusive disseminate sul nostro territorio ai fini di una più generale bonifica. «Sulle strade extraurbane -ci ha risposto- ho già rilevato cinque sei siti sui quali bisogna intervenire».

E’ chiaro che il controllo del territorio è una cosa impegnativa e piuttosto complessa, richiederebbe maggiore personale a disposizione della Polizia Locale, magari anche un coordinamento tra la stessa Polizia Locale e consorzio di Vigilanza, Carabinieri, Polizia Metropolitana e associazioni come l’ANPANA e altre di volontariato ambientale. Poi, è chiaro, i cittadini devono fare la loro parte, non abbandonare i rifiuti, smaltirli correttamente con la raccolta domiciliare e con l’utilizzo dell’isola ecologica della ditta appaltatrice dell’igiene urbana. Oltre a segnalare alla Polizia Locale qualsiasi tipo di abbandono di rifiuti sul territorio.

 

 

 

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