Covid, a Rutigliano netto calo di nuovi casi settimanali e attuali positivi

 
Sono 123 le nuove positività nella settimana 7-13 febbraio. Ad oggi, invece, 175 i casi attuali

di Michele Rubino

Un mese fa esatto Rutigliano raggiungeva il picco di casi di positività al Covid: il 19 gennaio scorso, infatti, i casi attuali toccavano quota 426. Il numero più alto registrato dall’inizio della pandemia. Ad oggi quello stesso dato è in fase di “crollo” risultando, nello specifico, ampiamente dimezzato. A darne notizia è il sindaco Valenzano che, sulla propria pagina Facebook, ha informato la cittadinanza circa la presenza, in paese, di 175 soggetti attualmente positivi. Un calo importante, dunque, che risulta essere logica conseguenza della progressiva, e consistente, diminuzione dei nuovi casi settimanali.

Corre in nostro ausilio, a tal riguardo, il report numero 50 dell’ASL di Bari riferito al monitoraggio effettuato nella settimana 7-13 febbraio. Dall’informativa poc’anzi menzionata, è possibile apprendere che, nel lasso di tempo in questione, sono state accertate 123 nuove positività al Covid a Rutigliano. Un dato certamente inferiore a quelli attestatisi nelle settimane antecedenti a quella di osservazione: 162 i casi tra il 31 gennaio ed il 6 febbraio; 198, andando a ritroso, tra il 24 ed il 30 gennaio. La consapevolezza di aver imboccato la fase di discesa della curva dei contagi trova riprova, chiaramente, anche con riferimento al contesto provinciale: nel giro di due settimane, infatti, i nuovi casi sono diminuiti del 41%. Si è passati, in tal senso, dai 15.221 della settimana 24-30 gennaio agli 8.983 di quella riferibile all’ultimo report in ordine cronologico.

“La circolazione del virus Sars-Cov2 rallenta anche nella settimana 7-13 febbraio (...) Il nuovo monitoraggio conferma quindi una tendenza alla diminuzione dei casi che va avanti ormai da cinque settimane consecutive”, ha commentato il direttore generale dell’ASL Bari Antonio Sanguedolce. Chiosa finale sulla campagna vaccinale: a Rutigliano la copertura con terza dose si attesta all’89%. Una diminuzione che non deve trarre in inganno: essendo, quello menzionato, un dato calcolato sulla popolazione over 12 anni che ha completato il ciclo vaccinale almeno 4 mesi fa, esso subisce un calo fisiologico laddove si allarga la platea dei potenzialmente vaccinabili a causa del decorso dei fatidici 120 giorni.