La RSA “Suglia Passeri” libera dal Covid, intervista all'amministratore della struttura

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di Gianni Nicastro

 “La Residenza Sociale Assistenziale Suglia Passeri è una casa per anziani con 58 posti letto che fornisce accoglienza e assistenza a persone non autosufficienti in età superiore ai 64 anni con gravi deficit psicofisici, si avvale della professionalità ed esperienza dell’intera equipe multidisciplinare che opera in sinergia nelle specifiche aree di competenza”, si presenta così sul suo sito web la RSA Suglia Passeri, una importate realtà socio assistenziale presente ormai da diversi anni a Rutigliano nell’ex istituto delle Suore Oblate Benedettine su Corso Garibaldi.
La RSA Suglia Passeri, come tante in provincia di Bari e in Italia, ha avuto problemi col Covid, ma ne è venuta fuori, completamente, alcuni giorni fa. «Tutti gli operatori e gli ospiti sono risultati negativi agli ultimi test effettuati e la vita alla Suglia Passeri è tornata a scorrere normalmente nei limiti del consentito», ci ha detto subito l’avvocato Vincenzo Montanaro, amministratore delegato della struttura che abbiamo intervistato.

Avv. Montanaro, nella prima ondata dell’epidemia (marzo-maggio 2020) siete riusciti a tenere fuori il Covid dalla vostra struttura quando già tante RSA in provincia di Bari e in Italia si erano infettate e anche gravemente. Nella seconda ondata, invece, avete avuto un importante focolaio Covid: a dicembre 2020 avevate 65 casi positivi, tra ospiti e operatori. L’11 febbraio scorso l’ulsuglia-passeri-interv -2timo positivo rimasto si è negativizzato. In meno di due mesi vi siete liberati dal Covid.
«A nostro modo di vedere non esistono formule magiche né difese invalicabili in grado di impedire al virus di propagarsi in qualsiasi ambiente ivi comprese le strutture residenziali per anziani. I numeri della prima ondata di pandemia nel Mezzogiorno ed in Puglia non sono assolutamente rapportabili con quanto accaduto negli ultimi quattro mesi quando, soprattutto nella provincia di Bari, l’infezione è letteralmente straripata colpendo migliaia di cittadini Pugliesi. L’aumento dei contagi, inevitabilmente, ha accresciuto le probabilità che il virus prendesse piede anche nelle Rsa e purtroppo, la nostra struttura, al pari di tante altre è stata morsa dal virus».

Come siete riusciti in così breve tempo a risolvere un problema così grave?
«Riteniamo che il superamento della fase emergenziale, in un tempo relativamente breve, sia dipeso dalla circostanza che nei giorni più critici la catena assistenziale non si sia mai interrotta neanche per un minuto. Gli ospiti hanno continuato a ricevere, con il massimo della premura e della professionalità, sia le cure ordinarie, sia quelle ulteriori per sconfiggere il virus grazie, anche, ad un continuo flusso di informazione con i MDG ed il geriatra della struttura. Di tanto va dato esclusivo merito al personale che, con un non comune senso di abnegazione, si è blindato nella struttura  vivendo in simbiosi con gli utenti per oltre un mese».

Avete avuto decessi tra gli anziani positivi al Covid?suglia-passeri-interv -1
«Dalla scoperta del focolaio ci hanno lasciato tre ospiti che avevano contratto il virus. Riteniamo che le cause del decesso siano ascrivibili al Covid ma non abbiamo avuto riscontri oggettivi in tal senso da parte delle autorità sanitarie».

Quanti ospiti avete attualmente nella RSA?
«Attualmente in RSA abbiamo 43 ospiti, ma in questi giorni stiamo già ricevendo richieste di nuovi ingressi un segno del ritorno alla “normalità” ma anche una iniezione di fiducia ed un evidente attestato di stima per la nostra attività nonostante la terribile prova a cui siamo stati sottoposti».

Avete già fatto i vaccini o comincerete ora che siete Covid free?
«E’ già partita la somministrazione del vaccino al personale che non ha contratto la malattia; il resto dei dipendenti e gli ospiti saranno sottoposti a vaccinazione secondo il calendario stabilito dagli organi preposti a cui abbiamo già inviato la necessaria documentazione».

Dal momento che il virus continua a circolare, addirittura con varianti ancora più aggressive, quali sono le misure che avete adottato, o che adotterete, per evitare un nuovo focolaio?
«Dal 2 marzo dello scorso anno, per fronteggiare l’epidemia, abbiamo adottato tutte le precauzioni e le misure impartite dall’Istituto Superiore della Sanita, dalla Regione e dal Dipartimento di Prevenzione. La linea di difesa non si è mai incrinata e tutti i controlli a cui siamo stati sottoposti prima, durante e dopo la comparsa del focolaio hanno certificato il rispetto da parte della Rsa Suglia Passeri dei protocolli richiesti contro il virus. Anche per l’avvenire ci atterremo scrupolosamente alle disposizioni già impartite ed a quelle ulteriori che dovessero essere emanate, nell’esclusivo interesse della salute dei nostri utenti e dipendenti».

Infine, l'avv. Montanaro ha voluto ringraziare la città e le autorità. «Ci sia concessa -ha detto- l’occasione di ringraziare la città di Rutigliano per la vicinanza e solidarietà manifestataci nella persona del Sindaco, dott. Giuseppe Valenzano. Altro sentito ringraziamento rivolgiamo al dipartimento di Prevenzione ed Igiene Asl/Ba11 per il supporto fornitoci, nonostante le esigue  risorse umane a disposizione, nei giorni caldi della epidemia».

 

 

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