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“R-T-Ghien”, la Pro Loco la musica l’identità culturale e la promozione del territorio

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di Gianni Nicastro

Cosa ha da offrire Rutigliano, ai suoi cittadini innanzi tutto, ma anche ai turisti, ai visitatori occasionali, agli appassionati di tradizioni popolari, di folklore e a chi è alla raffinata ricerca della storia e della cultura di un territorio? Tanto! Decisamente tanto.

Rutigliano è un contenitore pieno di cose buone, uno scrigno di cultura, archeologia, architettura antica e paesaggio naturale che resiste ancora, concentrato in tratti importanti delle due lame che la attraversano a Sud-Ovest. Un patrimonio inestimabile di beni materiali e immateriali che da anni la Pro Loco mette al centro della sua attività.

Ieri sera, nel cortile interno della scuola “Settanni”, si è svolta l’iniziativa, della stessa Pro Loco, dedicata a quel grande patrimonio. Un evento al quale ha partecipato tanto pubblico e che ha svelato, sin dal titolo, l’attaccamento alla città di Rutigliano anche attraverso il dialetto: “R-T-GHIEN - LA TERRA NEL NOSTRO CUORE”. E’ stato presentato un cortometraggio sui luoghi, i colori, i simboli e l’atmosfera solare e mediterranea di Rutigliano, città dalle antiche origini peucete, come le sue copiose testimonianze archeologiche raccontano.

Ad aprire la serata lo storico locale, nonché giornalista, Gianni Capotorto che ha parlato del significato dell’iniziativa «voluta in modo particolare -ha rimarcato- dai giovani della Pro Loco»; fatto importante che, in qualche modo, smentisce chi vuole i giovani distratti, apatici, disinteressati, attratti solo dall’ultimo smartphone-iPhone e dai “desocializzanti” social.

Ha fatto seguito la musica del gruppo “Storie del Vecchio Sud”, una specie di fusion tra folk, pizzica e musica popolare, gruppo che suona brani cantati in dialetto rutiglianese. Lingua antica, dei nonni, dei trisavoli, degli antenati, che oggi, nella fonetica, nei termini e nelle espressioni originali, si sta perdendo con la scomparsa delle persone più anziane e con l’italiano che, giustamente, prevale sempre più nel parlato familiare e sociale. Sul dialetto rutiglianese la Pro Loco investe in iniziative. Ricordo le rappresentazioni teatrali in vernacolo delle quali l’ultima, “Ji so u megghj”, si è tenuta nella Sala San Francesco ad aprile del 2018, poi ripetuta in Piazza Colamussi qualche tempo dopo. Anche ieri il dialetto l’ha fatta da padrona, con l’intervento di Franco Lozupone; un elogio a Rutigliano, alla sua terra e alla Pro Loco.

Del dialetto i soprannomi sono forse la parte più divertente. A Rutigliano, tradizionalmente, non ci si riconosce dal cognome, ma dal soprannome, che identifica l’intera famiglia. Divertente è stato il refrain “a te com t discn” (“a te come ti dicono”, nel senso di qual è il tuo soprannome) che ha accompagnato una serie di brevi video di persone che, in dialetto e in italiano, hanno spiegato l’origine del loro soprannome.

Insomma “R-T-GHIEN” è stato un momento in cui la Pro Loco ha festeggiato sé stessa, certo, ma promuovendo Rutigliano Città d’Arte e Città che Legge, la sua identità culturale, sociale e anche produttiva con riferimento all’artigianato in terracotta, alla terra e ai suoi prodotti tipici, uva da tavola innanzi tutto, ma anche grano, quello Buono, antico e autoctono le cui potenzialità ancora non trovano espressione.

Per la riuscita dell’iniziativa «il nostro grazie sincero -ha scritto il presidente della Pro Loco Giacomo Troiani- va a tutta l'Amministrazione Comunale di Rutigliano; a tutti coloro che ci seguono sui social e non; alle Aziende di Rutigliano che collaborano con noi. Grazie alle testate giornalistiche "La Gazzetta del Mezzogiorno",  "Rutiglianoonline.it", "Frakasso New Blog";  a "Gep Varella" che ha curato la regia e post produzione del nostro cortometraggio; Grazie a tutti i Soci che hanno partecipato alle riprese e agli amici della nostra Associazione; A Coladonato Giuseppe proprietario della Masseria Panicelli; a Giuseppe Antonio Samarelli maestro della terracotta; alla "Protezione Civile di Rutigliano" al suo Presidente e a tutti i Soci della stessa, al gruppo folkloristico "Storie del Vecchio Sud". “Infine -ha scritto ancora il presidente-, menzione speciale e grazie di cuore, vero cuore, al nostro Sindaco Giuseppe Valenzano che continua a "credere in noi", all'Assessore al Turismo Viriana Redavid, a Gianni Capotorto, al Consiglio di Amministrazione della Pro Loco e al Collegio dei Revisori e a tutti i Soci Pro Loco dal più piccolo al più grande! Grazie di cuore a tutti!».

Il cortometraggio sarà pubblicato a breve, intanto una sintesi del concerto di “Storie del Vecchio Sud”.

Buona visione

 

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