Pietro Masotti nei panni di Marcello si racconta

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Pietro Masotti, il bello rutiglianese del "Paradiso delle signore", nei panni di Marcello, si racconta

di Tino Sorino

Anche gli attori in queste settimane di emergenza Covid - 19 si trovano a fare i conti, a casa, con lunghe giornate da riempire con nuovi ritmi da seguire nell'organizzazione della vita quotidiana. Pietro Masotti, il bello rutiglianese del "Paradiso delle signore", nei panni di Marcello, è ora in Sicilia con la compagna e il suo cane, bloccato dai recenti decreti governativi. La sua vita è profondamente cambiata, dopo la sospensione delle riprese sul set che era il fulcro della sua quotidianità.

Ma, un pò per il suo carattere riservato, poco incline alla vita sociale, un pò perchè già abituato, come ogni attore, a periodi di fermo tra un impegno e l'altro, non si è trovato del tutto impreparato. "Esco solo per le necessità fisiologiche del mio cane e, una volta alle settimana, faccio una bella spesa corposa in modo da non essere costretto ad uscire più volte per gli approvvigionamenti. E coltivo i miei interessi. Leggo, guardo tante serie tv, e continuo a fare essercizi a corpo libero, per tenere ben allenato il corpo e lo spirito. Utile a questo scopo il Calisthenic, una disciplina appena riscoperta che oltre a produrre  benessere fisico "rpietro-masotti-art tino-1ilascia endorfine e distoglie la mente dal bombardamento di informazione angosciosa alla quale ultimamente siamo sottoposti. Qualche volta, però, mi piace dedicarmi alla cucina e preparare, magari, un piatto nuovo, oppure curare il mio profilo Instagram o approfondire argomenti culturali, avendo ora il tempo per farlo".

Ma La sua speranza è quella di tornare presto sul set del "Paradiso", che va ancora in onda dal lunedì al venerdì alle 15,40 su Rai 1, fino alla fine di aprile, con un'audience che sale di giorno in giorno e con più di 120 puntate all'attivo. "Ricordo ancora la gioia di quel giorno in cui superai il provino del "Paradiso delle signore",  ottenendo quella parte che mi ha cambiato radicalmente la  vita". Eppure Pietro, dopo il diploma alla “Silvio D’amico”, aveva maturato già numerose esperienze al Cinema (“Luglio ’80”, "20 sigarette", "L'estate di Martino" e "Rudy Valentino con Claudia Cardinale e Alessandro Haber"), in Teatro (con registi quali Lorenzo Amato, Cesare Lievi e Lorenzo Salveti) e in TV (“Volami nel cuore”, “La Squadra”, “Squadra Narcotici”, "Il gioco degli specchi" della serie "Il Commissario Montalbano").
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"Inizialmente ero stato provinato su un altro ruolo. Poi mi hanno ritenuto più giusto per il ruolo di Marcello e ho sostenuto un altro provino. Era andato bene ma avevano optato per un attore più noto. La fortuna ha voluto che quell’attore rinunciasse e quindi, essendo io la seconda scelta, sono stato preso. Confesso che è stata una sorpresa perché ormai avevo perso le speranze: è proprio vero che i desideri si realizzano quando non ci pensi più".

Pietro entra così a far parte di  un set fatto prevalentemente di giovani attori che stanno bene insieme come in una famiglia. "Lavoriamo talvolta anche 12/13 ore insieme e spesso ci frequentiamo anche fuori dal set. Ho dovuto faticare molto per entrare nei panni di Marcello, il prototipo del piccolo imprenditore che vive anche lui il “miracolo Italiano" degli anni '60, così lontani da me. Ma ho fatto più fatica a capire e ad entrare nel meccanismo delle soap dove "a volte i personaggi inizialmente non sono ben definiti in scrittura, perché essendo serialità molto lunghe (160 puntate nel caso del "Paradiso") è tutto un work in progress. Di Marcello all’inizio si sapeva poco. Si sapeva che era stato in carcere per un colpo di testa, che era un seduttore, che era attratto dal gioco d’azzardo e che aveva una sorella, Angela, alla quale era molto legato. Gli autori e gli attori  in questi prodotti lavorano molto in sinergia, e cercano di costruire insieme i personaggi".

"Marcello", racconta Pietro "è un impulsivo e questo aspetto è un’arma a doppio taglio che da una parte gli consente di migliorare la propria condizione sociale e dall'altra lo espone a commettere errori più gravi quando in ballo ci sono i propri affetti più cari". Ed è a Marcello che Pietro deve, appunto, la sua notorietà che lo costringe ora ad essere più curato nel suo abbigliamento e pronto in strada per le foto con le sue fans. "Eppure io non mi sento  cambiato. Sono sempre il Pietro di qualche mese fa, con le sue abitudini e le sue passioni, con Rutigliano sempre nel cuore ma con un sogno nuovo, quello di acquistare  una masseria nella campagna pugliese vicino al mare dove poter trascorrere i momenti di pausa dal lavoro.

 

 

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