Coronavirus, Rutigliano macchia “grigia” nella mappa dei contagi
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- Pubblicato Sabato, 28 Marzo 2020 00:53
- Scritto da Michele Rubino
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Oltre al nostro comune, solo 3 non contano
casi in provincia. Sale a quota 5 Noicàttaro
di Michele Rubino
A partire dallo scorso 20 marzo, la Regione Puglia, nell’aggiornamento giornaliero circa l’emergenza Coronavirus, diffonde un Bollettino Epidemiologico alquanto dettagliato. In esso, infatti, è possibile reperire il dato relativo al numero di contagi giornalieri con annessa ripartizione per provincia, i decessi e le guarigioni, oltre che -chiaramente- i diversi resoconto complessivi. Non mancano, inoltre, informazioni precise su età, sesso e stato clinico dei contagiati.
E’ degna di particolare attenzione, però, la mappa dei contagi riferita ai comuni pugliesi che, senz’ombra di dubbio, rappresenta il miglior strumento per avere, a portata di mano e di giorno in giorno, un quadro chiaro sulla diffusione territoriale del Covid-19.
In essa, a seconda della fascia di contagio d’appartenenza (comuni senza casi, 1-5, 6-10, 11-20, 21-50, >51), i territori dei comuni assumono una particolare colorazione. Nel barese, sono ormai ridotti all’osso i paesi colorati di grigio, ergo senza alcun caso di contagio. Tra questi figura, come sappiamo, Rutigliano, al pari di Poggiorsini, Alberobello e Locorotondo. Paesi che rappresentano solo il 10% circa di quelli figuranti nella provincia nostrana che, dopo l’aggiornamento giornaliero, resta sempre la più colpita con 444 casi registrati su un totale di 1334 (1240 attuali, 69 deceduti e 25 guariti).
A differenza delle altre tre città “vergini” -collocati alle periferie (nord e sud) della provincia-, Rutigliano, ad occhio, pare una “macchia” scura in una zona bianca. Quest’ultima ritraente i comuni che presentano uno o più -almeno sino a 5- casi. Figurano infatti in tale classe Conversano, Casamassima, Turi e Noicàttaro; l’altro limitrofo, vale a dire Mola di Bari, è salito nella fascia 6-10.
Si fa preoccupante, quindi, la situazione nella cittadina molese, ove si contano oggi due nuovi casi rispetto ai 4 confermati, anche dal primo cittadino Giuseppe Colonna, nei giorni addietro. Stesso discorso può farsi per Noicàttaro che, stando a quanto dichiarato dal sindaco Raimondo Innamorato nel pomeriggio odierno, conta due nuovi casi che si sommano agli altrettanti annunciati nella giornata di ieri e al primo contagio risalente ai giorni scorsi. Cinque casi complessivi che, inevitabilmente, sorprendono per l’esiguo lasso di tempo intercorso tra essi. Almeno per ora, quindi, Rutigliano vive una condizione particolare rispetto al circondario. L’auspicio, chiaramente, è che quest’ultima possa protrarsi con l’impegno ed il contributo di tutti.
Volgendo uno sguardo al resto della provincia, infine, collochiamo Bari al vertice della piramide dei contagi: il capoluogo, infatti, giace stabilmente nella classe >51. Proprio nella serata di oggi, il primo cittadino Antonio Decaro ha dichiarato l’impossibilità di quantificare, con esattezza, il numero dei contagi aspettando, in tal senso, dati più precisi dalle ASL. Nella classe 21-50, invece, figurano Altamura, Bitonto e Bitritto. Se per primi due vale, se pur parzialmente, la giustificazione dell’estensione territoriale – sono due delle quattro città più popolose del barese -, Bitritto, con i suoi 11.000 abitanti e 20 casi circa (come affermato dal sindaco Giulitto), rappresenta un unicum alquanto preoccupante. La classe 11-20 conta, al suo interno, il solo comune di Capurso. Più nutrita, infine, la composizione della fascia 6-11 ove, oltre al succitato Mola, figurano Gravina, Modugno, Triggiano, Adelfia, Valenzano, Acquaviva, Gioia del Colle e Castellana Grotte. I restanti sono inseriti, come intuibile, nella categoria 1-5.
Commenti
mentre tutti cercano di uscire il meno possibile per fare la spesa, magari 1o2 volte a settimana, lei (il.genio) continua a uscire tutti giorni, come da lei dichiarato, come se fosse una cosa normale e magari dicendomi pubblicamente ne esperta altri a farlo( roba da matti).
Immagini se tutti la pensassero come lei ogni giorno ci sarebbe la baraonda a Rutigliano e tutta l'attività di repressione del contagio se ne andrebbe a farsi friggere...
Certo che a sto punto meglio essere ansiogeno e stare a casa che essere de coccio e uscire tutti i giorni per comprare 1 panino al giorno...
Epidemia oltre che l'unico modo per salvare la propria vita e quella dei propri famigliari.
Povero lei, direi, con tutta l'ansia che si ritrova.
Io esco una sola volta al giorno, se è necessario che esca, ed esco solo io della famiglia, sin dal 12 marzo, da quando è cominciata la "quarantena" per tutti e, allora, non c'era l'obbligo di "una sola volta al giorno". Ora ci sono il decreto legge del 21 e l'ordinanze del sindaco di Rutigiano che hanno imposto a tutti di fare quello che io faccio sin dall'inizio. Quando si dice "precorrere i tempi".
Dopodichè, stia tranquillo, sia meno ansiogeno e possibilmente più sereno, vedrà che non le peserà più di tanto restare a casa. Poi, lei faccia come meglio crede, esca ogni settimana o ogni 15 giorni a fare la spesa; sono letteralmente fatti suoi. Ma non creda, per questo, di essere più ligio degli altri, o di contribuire più degli altri alla battaglia contro il coronavirus. Non lo creda, non è così.
Complimenti per le le sue uscite giornaliere direttore....
Poveri noi....