Ven19042024

Last update01:43:44 AM

banner conad 2016    banner arborea corretto  

banner madel 2022

                            banner store H24 2023  

 

Back Sei qui: Home Notizie Attualità Gelate nevicate e siccità, a rishio l'agricoltura fiorita in anticipo

Gelate nevicate e siccità, a rishio l'agricoltura fiorita in anticipo

Condividi

neve-a-marzo


MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, CONVIVONO GELATE NEVICATE E SICCITÀ; A RISCHIO GRANO PRIMIZIE E PIANTE DA FRUTTO FIORITE IN ANTICIPO

Dopo un inverno primaverile, è partita la pazza primavera con gelate e nevischio che convivono con una perdurante siccità mettendo a repentaglio grano, mandorli, ciliegi e albicocchi e verdure in campo, dagli asparagi alle cicorie, dai carciofi ai cavoli alle bietole, ma anche le primizie come i piselli.

E’ il bollettino di Coldiretti Puglia che segnala il brusco abbassamento delle temperature fino a -1 gradi, con le situazioni più gravi registrate nelle province di Bari, BAT e Foggia, in una Puglia dove fino a 48 ore fa si registravano anche 23 gradi, con ripercussioni gravi sulle colture in atto, mentre  il maltempo non allevia minimamente il problema della siccità con – 143 milioni di metri cui d’acqua negli invasi foggiani, secondo i dati aggiornati ad oggi del Consorzio di Bonifica della Capitanata. E’ allarme freddo e gelo nelle campagne dopo un inverno che si è classificato in Italia come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico – dice Coldiretti - facendo registrare una temperatura addirittura superiore di 2,03 gradi rispetto alla media di neve-a-marzo-1riferimento. 

“Dopo giorni di temperature che hanno toccato anche i 23 gradi sono crollate bruscamente e da qualche ora la Puglia è sferzata da venti gelidi, con fenomeni di gelate e nevicate a macchia di leopardo. Il clima pazzo non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna. La brusca inversione di tendenza del meteo, tra l’altro, non aiuta a riempire gli invasi”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

L’agricoltura pugliese per effetto dei cambiamenti climatici – aggiunge Coldiretti Puglia - ha perso più di 3 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali.

“La diminuzione di acqua negli invasi è stata continua e costante, mitigata solo parzialmente dalla sporadiche piogge torrenziali che hanno un effetto disastroso sui campi, soprattutto in Capitanata sul grano. Per questo è urgente avviare un Programma di azione regionale, in linea con il Programma Nazionale – aggiunge il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni - tenendo sotto costante monitoraggio i tradizionali ed usuali mezzi di approvvigionamento (pozzi ed invasi) e di vettoriamento (condotte), ma anche conoscere i flussi d’acqua che vanno all’industria, al potabile e all’uso irriguo”.

Secondo il CNR, il 21% del territorio nazionale è a rischio desertificazione e circa il 41% di questo territorio si trova al Sud, riferisce Coldiretti Puglia.

In Puglia le aree affette dal rischio desertificazione sono pari al 57% - conclude Coldiretti Puglia  – e il conto pagato dall’agricoltura, soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato. Il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo, con bruschi crolli o innalzamenti delle temperature, sono all’ordine del giorno e arrecano danni gravi alle colture nelle aree più colpite dal clima pazzo.

Bari, 24 marzo 2020

Teresa De Petro
Federazione Regionale Coldiretti Puglia   
Responsabile Comunicazione

 

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna