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Festa della
Liberazione


Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

     manifesto-liberazione-film-sito 
Back Sei qui: Home Notizie Attualità Emergenza, a Rutigliano fermate e denunciate dodici persone in giro senza motivo

Emergenza, a Rutigliano fermate e denunciate dodici persone in giro senza motivo

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via-diego-martinelli


Ci sono persone, anche parecchi anziani, che vanno in giro senza un particolare motivo in un momento in cui questa “normalità” non è più possibile. Chi viene fermato nel paese, e sta solo passeggiando con gli amici, commette un reato penale; le autorità gli contestano la violazione delle disposizioni del decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020 che rimandano all’art. 650 (“Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità”) del Codice penale che così recita: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 206”.

Il Ministero dell’Interno informa che oggi alle ore 18:00 sono state denunciate 2.162 persone per violazione dell’art. 650 c. p. prima citato. Complessivamente, in tutta Italia, sono 106.659 le persone controllate.

Da oggi, giorno di entrata in vigore dell’ultimo decreto del Presidente del consiglio dei ministri, i controlli sono partiti anche a Rutigliano. Intorno alle 18:00 una pattuglia della locale stazione dei carabinieri era in Piazza XX Settembre, ha fermato e denunciato sei persone, delle quali due minorenni, che erano fuori senza motivi che giustificassero l’uscita di casa. Oggi era in giro anche una pattuglia della Polizia Locale, ha fermato e denunciato altre sei persone per lo stesso motivo. Andare in giro al di fuori di comprovati motivi di necessità, dunque, è rischioso anche sul piano penale, oltre che sanitario.

Sul fronte amministrativo oggi il sindaco, dalla sua pagina facebook, informa che ha “preparato” un “decalogo anche in lingua per la nostra comunità albanese che sarà distribuito presso le attività commerciali”. Il manifesto, che qui sotto pubblichiamo, è in lingua albanese, presumiamo si tratti delle disposizioni sui comportamenti personali da tenere che tutti conosciamo. “Abbiamo un obiettivo comune -scrive Giuseppe Valenzano- un grande sacrificio di libertà ma necessario per uscirne più forti”.

Stasera abbiamo sentito al telefono un medico di famiglia, il dott. Giuseppe Martinelli, al quale abbiamo chiesto qual è la situazione negli ambulatori. «Da oggi è rallentato molto, la gente ha capito, fino a ieri no. C’è molto contatto telefonico per prescrizioni, consulenze e anche per rassicurare» ci ha detto il dottore. «In ambulatorio -ha aggiunto- c’è pochissima gente tranne gli anziani, che non capiscono la pericolosità». Preoccupato, il dottore Martinelli ha riferito che «sono soprattutto gli anziani che non riescono a stare a casa, e sono poi loro la categoria più a rischio, nel senso che se un anziano viene infettato il rischio è che muoia».

In ultimo, poco fa ci è arrivato su WhatsApp un video, che qui sotto pubblichiamo, un monologo girato da un dottore presumiamo del Nord, forse di una delle zone rosse. Ascoltatelo attentamente.


 

Clicca sull'immagine per ingrandire il manifesto
manifesto-in-albanese

 

 

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