A Rutigliano bar vuoti e negozi chiusi o solo accessibili per appuntamento

coda-farmacia


A due giorni dall’estensione a tutto il territorio nazionale delle misure di sicurezza delle “zone rosse”, qui a Rutigliano, come probabilmente in tutti i comuni, la situazione è drammatica in modo particolare per bar, barbieri e negozi non alimentari. Gli unici esercizi che stanno lavorando sono gli alimentari, con i supermercati, e le farmacie.

Stamattina alcuni titolari di bar hanno riferito un calo catastrofico di clienti del 70-90%. «In queste condizioni c’è solo da chiudere il bar, perché non riusciamo a sostenere i costi di gestione giornalieri e del personale, senza considerare le scadenze di tasse e tributi» ci hanno detto stamattina alcuni titolari. Un barbiere ci ha riferito che da ieri un solo cliente è entrato per farsi i capelli. Un cliente in due giorni è davvero una catastrofe.

Dalla chiusura delle scuole anche le cartolibrerie hanno subito un tracollo di clienti. Ci sono alcuni negozi di indumenti che da oggi ricevono il pubblico solo su prenotazione, hanno, quindi, sostanzialmente chiuso.

In una situazione del genere una delle risposte immediate che si possono dare a livello locale, per sostenere tutte le attività commerciali e artigiane che sono in gravi difficolta e a rischio di chiusura, potrebbe essere quella di una sospensione del pagamento delle tasse e dei tributi comunali, a cominciare dalla TARI. Di questo si comincia a discutere anche in altri comuni.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha oggi dichiarato la pandemia da Covid-19, c’è da aspettarsi, dunque, un inasprimento delle misure di sicurezza (serrata generale e autocertificazione anche per circolare a piedi), di cui si sta discutendo a livello nazionale, che aggraveranno ulteriormente la situazione.

 

 

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