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A Bari il mediterraneo diventa luogo di pace

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Sac. Pasquale Pirulli
don pasquale foto
Nei giorni 19-23 febbraio nella città di Bari, «porta aperta verso l’Oriente», 58 vescovi dei paesi che si affacciano sulle rive del mare Mediterraneo si incontrano per un confronto sui problemi delle Chiese cui presiedono. È lo stile della “sinodalità”, cioè incontro, ascolto, dialogo e collaborazione, che segna il cammino della Chiesa «in uscita» voluta da papa Francesco.

L’incontro di Bari, che idealmente si collega al simposio teologico realizzato a Napoli quando si progettò una teologia in dialogo con le culture dei popoli mediterranei coordinato dalla Pontificia Facoltà Teologica di San Luigi a Posillipo, è promosso dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia.

Nella presentazione dell’evento che promosso dai cristiani interessa i popoli di ogni cultura e fede che si affacciano sulle rive del «Mare nostrum», Mons. Stefano Russo, segretario generale della C.E.I., ha detto: «L’incontro darà massimo spazio al dialogo e all’ascolto». Egli ha insistito sul fatto che i pastori della chiese si confronteranno nello spirito della sinodalità  “che ha uno stile ecclesiale di ascolto e dialogo più che positivo. Il titolo “Mediterraneo frontiera di pace”, poi, indica che chi si incontra in Cristo sperimenta la pace profonda. La sintesi auspicata dal convenire e dialogare dei vescovi sarà «una  parola di pace». Le ricadute sociali delle riflessioni dei vescovi sono così auspicate: «Già il fatto di fare un incontro, credo abbia significato che non è soltanto per la Chiesa ma per tutta la società. Proprio il fatto che si metta al centro la pace è un tema che ha un interesse universale». 

Al suo fianco erano l’arcivescovo di Bari Mons. Francesco Cacucci, il Presidente della Regione Puglia e il sindaco della città Avv. Antonio Decaro.  Il pastore della Chiesa di Bari, ponte verso l’Oriente, proprio perché centro del culto di San Nicola “santo mediterraneo”, auspicando che il mare Mediterraneo si trasformi secondo il sogno del sindaco santo di Firenze Giorgio La Pira “in un grande lago di Tiberiade” insiste sull’ascolto e il dialogo per percorsi di riconciliazione e di fraternità per superare le guerre, le persecuzioni, le emigrazioni e le sperequazioni.

Gli incontri dei vescovi nelle giornate baresi si terranno al Castello Svevo e avranno  momenti significativi nella celebrazione eucaristica nella cattedrale di Bari il 22 febbraio e poi, dopo l’assemblea delle conclusioni,  alle ore 12 nella conferenza stampa e alle ore 15,30 nell’incontro dei vescovi con il pubblico al teatro Petruzzelli.

Papa Francesco sarà a Bari domenica 23 febbraio atterrando alle ore 8,15 al piazzale Cristoforo Colombo. Poi si trasferirà alla basilica di S. Nicola dove alle ore 8,30 incontrerà i vescovi. È  previsto il saluto iniziale del card. Bassetti, l’intervento del card. Vink0o Puljic, arcivescovo di Sarajevo, cui seguirà quello di S. Ecc.za Mons.  Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme. Poi ci sarà il discorso conclusivo di papa Francesco al quale saranno consegnate le conclusioni dell’incontro dei vescovi. Il ringraziamento al papa sarà espresso da Mons. Paul Desfarges, arcivescovo di Algeri e presidente della conferenza  episcopale del Nord Africa. Dopo una sosta di preghiera nella cripta dinanzi all’urna marmorea di San Nicola,  papa Francesco raggiungerà Piazza della Libertà in corso Vittorio Emanuele II dove celebrerà la S. Messa cui interverranno tutti i vescovi d’Italia.

Le Chiese cristiane e i popoli del Mar Mediterraneo guardano a Bari per costruire percorsi di pace e di fraternità con la protezione di San Nicola, santo pastore del dialogo e della pace tra i credenti.      
                

 

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