Presentazione di "Rutigliano in foto, altri mestieri e professioni"

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di Valentina Castiglione Minischetti

Per le vecchie generazioni, Rutigliano ha rappresentato un vero paradiso, con le sue bellezze, i suoi personaggi, i suoi mestieri. E anche questa volta, Tino Sorino, da sempre dedito a valorizzare il nostro paese in tutte le sue beltà, è riuscito a colpire nel segno, con la sua opera magistrale.

La presentazione del volume “Rutigliano in foto, altri mestieri e professioni”, è avvenuta giovedi scorso presso il Museo Civico “Grazia e Pietro Didonna”, vecchio cinema Vittoria, come molti spettatori hanno voluto sottolineare, in concomitanza con la mostrlibro-foto-tino-present -1a fotografica di Stefano Netti dal titolo “Come eravamo”.

Voli pindarici e salti nel tempo hanno potuto emozionare la popolazione e chi in quel libro, in quelle storie, in quelle foto, ha potuto riconoscere la propria infanzia. Un ottimo modo per raccontare il paese, quegli angoli che narrano il nostro passato, spesso dimenticato e abbandonato.

Ecco che attraverso questo “racconto” prende forma una città, una grande comunità che potrà essere conosciuta dalle generazioni future proprio tramite questi volumi. Questo di Tino Sorino infatti, è il terzo “omaggio” a Rutigliano.
Rutigliano è una cittadina che da sempre offre spunti di riflessione e che può continuare a offrirne altri, poiché ricca di storia, di arte, cultura che tutti noi dovremmo sempre valorizzare nelle nostre possibilità.

Come sottofondo durante la serata, presentata da Giulia Poli Disanto, le melodie del trio jazz “Seaside Stompers”, composto da Carlo De Toma al banjo e alla voce, Doni Antonelli alla tromba e Michele Distaso alla tuba. Anche loro con la musica hanno contribuito a rendere suggestiva l’atmosfera, esibendosi in “Topedo Blu”, “When the saints go marching in” e altri brani.

 

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