Stoviglie monouso compostabili, comunicato della ditta Gassi-Esposito

plasticfree


logo-gassi-esposito


L’Unione Europea a maggio 2019 ha approvato, attraverso il Parlamento, una direttiva a tutela dell’ambiente che vieta l’utilizzo dei prodotti monouso in plastica con l’obiettivo, facilmente intuibile, di ridurre le tonnellate di rifiuti di plastica che inquinano terra e mare e che danno involontariamente da mangiare ai pesci compromettendo la natura, la fauna e la catena alimentare.

A partire dal 2021 infatti sarà bandito l’impiego, sia per le utenze domestiche che per le non domestiche, di posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette), di piatti di plastica monouso, cannucce di plastica, di bastoncini cotonati fatti di plastica, ma anche di bastoncini di plastica per palloncini e di contenitori per alimenti e bicchieri in polistirolo espanso.

Inoltre il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto dagli Stati membri entro il 2029 e le bottiglie di plastica successivamente prodotte dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

L’alternativa proposta in adeguamento a tale direttiva sono le stoviglie monouso in polpa di cellulosa, naturalmente plasticfree, realizzate con un materiale biodegradabile completamente naturale: la polpa di cellulosa infatti si ricava dagli scarti di lavorazione di piante come la canna da zucchero, bamboo o paglia.
Sono compostabili e possono essere smaltite nella raccolta differenziata dell'umido insieme agli scarti di cibo, rendendo in questo modo molto pratica anche la raccolta differenziata in feste e sagre.

Smaltite in questo modo, insieme a tutte quelle sostanze di origine vegetale o animale che giornalmente occupano circa un terzo dei rifiuti solidi urbani, possono essere avviate a recupero e trasformate in una sostanza utile attraverso il processo di compostaggio.

Il compostaggio è un processo biologico di tipo aerobico nel corso del quale i microrganismi presenti nell’ambiente (batteri, funghi e vermi) attaccano e degradano la sostanza organica, traendo così energia per le loro attività metaboliche e dando origine ad una serie di reazioni biochimiche che   producono, dopo alcuni mesi di trasformazione, una sostanza stabilizzata ricca di humus, definita “compost”.

 

 

новинки кинематографа
Машинная вышивка, программа для вышивания, Разработка макета в вышивальной программе, Авторский дизайн