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nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

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Le “Figlie di Santa Rita”, la “Santa degli impossibili”

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Le “Figlie di Santa Rita” sfilano per le antiche vie di Rutigliano. Una devozione per la “Santa degli impossibili” che si rafforza nel tempo


di Tino Sorino

Una profonda devozione che si rafforza nel tempo: è quella per Santa Rita. Tra fede e tanta commozione, i numerosi devoti rutiglianesi di Santa Rita, si preparano, anche quest’anno, a festeggiare la “Santa degli impossibili”, una delle icone più amate e venerate dai fedeli di tutto il mondo. Anche se sono passati quasi 600 anni dalla sua morte, la grande partecipazione popolare e la profonda fede cittadina verso la Santa umbra non accenna a diminuire, anzi, col tempo, aumenta sempre più.

A favorire questa crescente spiritualità è il mese di maggio dedicato alla Madonna, pieno di riti, di processioni e di fervore nel culto di Maria e per i Santi. In contemporanea con l’ “Omaggio a Maria- XV edizione” (in programma sabato 26 maggio 2018 con la celebrazione paraliturgica officiata in piazza Colamussi alle 10.00 dal Vescovo di Conversano Monopoli mons. Giuseppe Favale e con il concerto serale, alle 18.30, nella stessa piazza, della corale “Mater ecclesiae”, diretta dal Maestro Giacomo Battista, del gruppo “0dè”, diretto  da Giuseppe Lucente, dei tenori Nico Franchini e Giuseppe  Lucente, concerto che prevede anche la proiezione di un video dedicato all’indimenticabile poetessa di Rutigliano Lia Raimondi), fervono già i preparativi per i solenni festeggiamenti in onore di Santa Rita.
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La devozione popolare si divide tra i momenti di preghiera dedicati a Maria, nelle chiese o nelle case (dove continua sia pure da parte degli anziani, la consuetudine di incontrarsi recitando il rosario intorno a statue raffiguranti Maria) e momenti dedicati a Santa Rita, nella chiesetta di largo San Vincenzo, nel centro storico.  La devozione e il culto per Santa Rita si devono soprattutto all’instancabile opera di don Francesco Giampaolo, rettore della chiesa di Sant’Anna, che dal 1951 e fino al 1 ottobre 1971 se ne occupò con grande abnegazione, fondando l’associazione “Figlie di S. Rita”. Bambine, ragazze, giovani e anziane vestivano e vestono, ancora oggi, l’abito della Santa.

“Ogni anno aumentano”, sottolinea Vincenzo Cristofaro, da anni attivo nel comitato, “e continuano a rinnovarsi l’offerta e la benedizione delle rose e del pane (alcuni panini hanno la forma di una rosa e vengono preparati dai panificatori intrecciando la pasta come le trecce delle mozzarelle), e la tradizionale vestizione di bambine a mo’ di piccole Santa Rita, con una media di 5/6 negli ultimi anni.

Anche quest’anno, già durante la novena (che inizia alle 18.30 con il rosario e continua alle 19.00 con la messa nella chiesa di Sant’Anna), è stata “vestita” una bambina di circa due anni. Ma ce ne sono altre fino ai 5-6 anni”. A organizzare la festa di Santa Rita, provvede da anni l’apposito Comitato, formato dal presidente Vito Pedone, dal vice-presidente e consigliere comunale Tonino Troiani, dal tesoriere Giovanni Porcelli e da una decina di validi collaboratori. Il programma religioso di quest’anno si articola così: martedì 22 maggio, il giorno della Solennità, tre le messe, nella chiesa di S. Anna: alle 8.00 e alle 9.30 celebrate da don Peppino Defilippis, alle 11.00 da don Lorenzo Renna mentre alle 19,00, in piazza Colamussi, da don Pasquale Pirulli (negli anni ’90 , quando non c’era la crisi di vocazioni sacerdotali se ne celebravano 6, dalle 6.00 del mattino fino alle 13.00 con la partecipazione dei sacerdoti locali).

Al termine della celebrazione eucaristica delle 19.00, seguiranno la benedizione del pane offerto dalla ditta “Fungo Puglia” e la sua distribuzione ai presenti. Sabato 26 maggio, alle ore 10.00, in piazza Colamussi, per l’Omaggio a Maria- XV edizione, il vescovo mons. Giuseppe Favale celebrerà la paraliturgia davanti agli alunni delle scuole accompagnati da docenti e genitori.

Il programma civile, invece, prevede domenica 27 maggio, alle 11.00 la celebrazione della messa officiata in chiesa da don Peppino Defilippis e a partire dalle 19.00, la processione che si snoda per le vie principali del paese, seguita dal Gran Concerto Bandistico Città di Turi. Al termine, alle 21.00, la messa in piazza Colamussi officiata da don Pasquale Pirulli e animata dal Coro polifonico Interparrocchiale, diretto dal prof. Vito Castiglione Minischetti. A curare l’illuminazione artistica, la ditta “Dipierro Light Events” e ad animare le vie del centro storico, la Bassa musica “Città di Mola”, mentre il clou della serata si raggiungerà con gli immancabili fuochi d’artificio.



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